Roma, polemiche sulla ‘scuola classista’ per un testo sul sito: interviene la Ministra dell’Istruzione

Nelle ultime ore è scoppiata una vera e propria bufera su un istituto scolastico di Roma per via della pagina di presentazione sul proprio sito online in cui si spiegava che le diverse sedi erano destinate agli alunni in base al loro ceto sociale o alla loro nazionalità. E dopo la replica della scuola capitolina è arrivata anche la presa di posizione della Ministra dell’Istruzione.

Polemiche su un istituto scolastico romano

“In un plesso della scuola studiano i ragazzi dell’alta borghesia assieme ai figli di colf e badanti che lavorano per loro, mentre nella sede di Monte Mario ci sono gli alunni di estrazione sociale medio-bassa”: è questo uno dei passaggi incriminati del testo di presentazione che fino a qualche ora fa campeggiava sul sito dell’Istituto Comprensivo di via Trionfale a Roma e che ha scatenato diverse polemiche.

La vicenda è stata infatti portata di recente all’attenzione generale da alcune testate che hanno messo in evidenza come l’istituto capitolino si presentasse al pubblico sottolineando che al suo interno gli alunni di diverso ceto sociale frequentino sedi diverse: inoltre nello stesso testo si ricordava che la maggior parte degli studenti di cittadinanza non italiana sono raggruppati nella struttura di Monte Mario, noto quartiere popolare romano.

La replica della scuola e l’intervento della Ministra

A distanza di qualche ora dalla pubblicazione di alcuni articoli che riprendevano quella notizia, il testo incriminato sul sito web della scuola è stato modificato ma i vertici dell’istituto hanno comunque replicato in una nota spiegando che non vi sarebbe alcuna discriminazione e rigettando le accuse di classismo:

“I dati riportati nella presentazione della scuola sono da leggere come mera descrizione socio-economica del territorio” ha fatto notare il Consiglio d’Istituto aggiungendo di aver seguito le indicazioni del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per redarre il POF ovvero il Piano dell’Offerta Formativa.

Se il sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, aveva fatto sapere di aver chiesto la rimozione di quella pagina come poi effettivamente avvenuto, Lucia Azzolina è intervenuta nella querelle sui propri canali social: “Mi auguro che l’istituto possa dare motivate ragioni di questa scelta” ha scritto la neo Ministra, in linea con quanto espresso da Mario Rusconi dell’Associazione Nazionale Presidi che ha ricordato come la scuola debba essere un “luogo educativo e inclusivo” e stigmatizzando le categorizzazioni inutili.

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