Scuolabus a pedali: verso un nuovo modello di mobilità

L’idea è nata ed è stata sviluppata in Francia ma ben presto è stata ripresa e ulteriormente migliorata in Svezia. Il servizio di scuolabus a pedali comincia a essere una realtà in diversi Paesi d’Europa e adesso prende piede pure in Italia, proponendo per i piccoli passeggeri un nuovo modello di mobilità sostenibile.

Il successo dello scuolabus a pedali

A Malmo, in Svezia, una tra le prime città del Nord Europa che hanno cominciato a sperimentare questo servizio chiamato Cykelbussen, i genitori appaiono entusiasti, dato che viene offerto dalla locale amministrazione a tutte le famiglie che hanno dei figli iscritti agli asili nido.

Tuttavia, l’idea dello scuolabus a pedali arriva dalla Francia, dova questa soluzione, che consente a delle intere classi di bimbi di essere prelevati a casa e di andare a scuola, ha letteralmente spopolato prima di venire “esportata” anche all’estero.

Al momento, però, ha preso piede solamente nelle piccole località e non ancora nelle metropoli, ma il progetto ha conquistato un po’ tutti dato che è divertente per i piccoli alunni e consente alle mamme e ai papà di non dover ricorrere all’auto ogni mattina.

Verso un nuovo sistema di mobilità urbana

Come detto, tutto nasce nel Paese transalpino dove un’iniziativa lanciata tramite il crowdfunding da parte di uno studente universitario è pian piano diventata realtà. Grazie alla raccolta dei fondi è stato così messo a disposizione un mezzo di locomozione che va incontro alle rinnovate esigenze di rendere la mobilità urbana maggiormente sostenibile, riducendo anche l’inquinamento, senza dimenticare che viene vissuta come una sorta di esperienza ludica dagli stessi passeggeri e consente loro di andare a scuola divertendosi.

Per adesso sono diverse le piccole amministrazioni comunali francesi che hanno deciso di investire su bus a pedali e, sul loro esempio, anche in Italia è stato avviato un progetto parallelo, limitato al momento ad alcune scuole delle principali città della penisola, tra cui Milano, Torino e Roma, e che costituirà anche un ottimo incentivo a potenziare in futuro le varie piste ciclabili urbane.

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