Bambini autistici: cerchiamo di capire chi sono

L’autismo, o Sindrome di Kanner, è una malattia neuro-psichiatrica che altera le funzioni cerebrali, generando nel soggetto dei comportamenti peculiari. La sindrome ha varie declinazioni, per cui si preferisce parlare di Disturbi dello Spettro Autistico, facendo rientrare in questa definizione tutte quelle patologie che si manifestano con disturbi comportamentali simili.

Generalmente, la sindrome colpisce entro i primi tre anni, più frequentemente i maschi.

Di solito, i bambini autistici hanno un carattere molto riservato e forti difficoltà a relazionarsi, ma non si tratta banalmente di essere introversi: chi soffre d’autismo, infatti, si estrania dal mondo per vivere in un’altra realtà.

Questo isolamento da parte del bambino si manifesta con comportamenti precisi: problemi a comunicare, assenza di linguaggio, aggressività, reticenza davanti a un cambiamento anche minimo. Spesso, il bambino autistico non ha la percezione del pericolo, né quella del dolore. Inoltre, evita il contatto visivo con gli altri, soprattutto se gli si rivolge la parola, oppure parla tra sé e sé. Quando gli altri parlano non segue il filo del discorso, ma se qualche parola ha attirato la sua attenzione, continua a ripeterla più volte. Tra i sintomi dell’autismo ci sono anche dei comportamenti ossessivi, come l’accendere e lo spegnere continuamente la luce.

In presenza di questi sintomi, si potrebbe pensare a un ritardo, ma non è così: il bambino autistico non va curato cercando di colmare le “lacune” che lo separano da un ideale di normalità, aspettandosi semplicemente che impari a comportarsi come tutti. Egli va aiutato attraverso un’adeguata terapia comportamentale, a partire dalla comprensione del suo modo di stare al mondo, quindi della “sua” normalità, che non è quella di chi gli sta intorno. È fondamentale, per aiutarlo a superare il suo isolamento, capire che i suoi comportamenti non sono dei difetti da correggere, ma che nella sua realtà hanno una precisa funzione: comprenderlo è il primo passo per aiutarlo.

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