I benefici del cucinare assieme ai bambini

Ai bambini piace aiutare nelle faccende domestiche perché li fa sentire grandi e utili. In particolare la maggior parte dei bambini di tutte le età ama aiutare in cucina, perché è affascinato dal processo di trasformazione del cibo e dalla possibilità di creare qualcosa di buono. Lasciare che anche i più piccoli diano una mano a cucinare è quindi importante per la loro crescita e la loro autostima. Vi sono però alcuni consigli importanti da seguire per rendere la loro presenza più serena e positiva.

Consigli per cucinare con i bambini

Date sempre ai bambini una scelta sui compiti che intende fare. Se il piccolo di casa preferisce rompere le uova piuttosto che mescolare gli ingredienti, lasciatelo fare. Sarà un modo per coinvolgerlo maggiormente e dargli più importanza, perché si sentirà protagonista e sarà in grado di prendere le sue scelte.

Non stategli addosso cercando di evitare che sporchi o che tocchi cose da cui dovrebbe stare lontano, come coltelli o fornelli. Evitate che si metta in pericolo senza diventare opprimenti.

Lasciategli sempre una via d’uscita. I bambini possono essere utilissimi aiutanti : in caso il bambino si stanchi di cucinare o sia attratto da altro lasciategli la possibilità di abbandonare il lavoro, per evitare che il piacere di cucinare diventi un’imposizione.

Date ai bambini, secondo la loro età, obiettivi che siano utili a voi che cucinate ma anche divertenti per loro. Maneggiare gli ingredienti, schiacciare le patate lesse, mescolare le uova sono tutti lavori che piacciono molto ai bambini.

Non sottovalutate vostro figlio. Se debitamente istruiti i bambini sono molto versatili e in grado di fare un sacco di cose, purché vengano presentate sotto forma di gioco.

Ultima e importantissima regola: siate pazienti. Cucinando con i bambini i tempi si allungano e sporcizia e disordine si accumulano. Evitate di allontanarli perché creano troppo caos, piuttosto fatevi aiutare quando è il momento di rimettere in ordine.

Piccoli cuochi: cosa può fare in cucina dai 18 mesi ai 6 anni

Fra i 18 e i 36 mesi i bambini adorano stare in cucina con la mamma o il papà e possono già impegnarsi in diversi lavoretti manuali anche senza l’aiuto di un adulto, come schiacciare le patate, spremere agrumi, spennellare olio o burro fuso sul cibo o spezzare l’insalata o inserirla nella centrifuga.

Fra i 4 e i 6 anni cucinare diventerà ancora più stimolante ed è l’occasione per imparare a contare e misurare le cose, come gli ingredienti sulla pesa o nella tazza dosatrice. Ora i bambini saranno in grado di svolgere compiti più complessi, anche se la supervisione è sempre essenziale, come maneggiare ingredienti liquidi, come acqua, latte o uova, senza fare un disastro.

Cuochi in erba: bambini in cucina dai 6 ai 10 anni

Man mano che crescono i bambini possono affrontare obiettivi sempre più impegnativi. Dopo i 6 anni i bambini, se debitamente istruiti, possono cominciare ad infornare le loro creazioni, preferibilmente a forno freddo, o usare un mixer quasi in autonomia. Dai 6 anni possono già usare un apriscatole da soli e tagliare con il coltello da cucina (ovviamente non affilato), sotto la supervisione di un adulto.

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2 commenti

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  1. Idem, mio figlio, quasi 3 anni, aiuta in cucina dai 12 mesi. E adesso certe cose le fa completamente in autonomia, va a mettersi il grembiulino, sale sullo sgabello, prendere gli ingredienti e traffica in maniera quasi perfetta! (Pulizia a parte… 😂)