Galateo: gettare le basi durante l’infanzia

Vedere, ma ancora di più essere persone educate, nell’igiene, a tavola, nei rapporti interpersonali… è una gioia per gli occhi, migliora l’umore e ci a sentire in pace con noi stessi. Ecco perché è buona norma insegnare ai nostri bambini “come ci si comporta” in ogni occasione.

Chi impara le regole base del galateo durante l’infanzia, infatti, è destinato a non dimenticarle mai più. Per questo è irrinunciabile che i genitori le impartiscano, prima di tutto con l’esempio, che rappresenta sempre la lezione più efficace. Vediamo di seguito un breve elenco delle cose da fare (e da insegnare) nei momenti principali della giornata.

Agli appuntamenti. Bisogna arrivare puntuali e con il sorriso sulle labbra. Salutare, anche velocemente, guardando l’interlocutore negli occhi, è un segno di civiltà e il primo biglietto da visita per essere benaccetti.

A tavola. La regola generale è “non infastidire”. Non parlare con il cibo in bocca, non masticare con la bocca aperta, non leccarsi le dita, usare le posate, stare seduti sono regole da impartire con costanza, anche se i bambini tendono a rispettarle solo quando diventano un po’ grandicelli! La conversazione è d’obbligo, ma non deve trasformarsi in un monologo urlato a gran voce. La buona educazione prevede anche l’ascolto.

Igiene. Bisogna sempre essere puliti, soprattutto mani, denti e capelli. In particolare è un’abitudine importante lavare le mani prima di sedersi a tavola e dopo essere andati in bagno (è buona norma insegnare questa regola fin dall’uso del vasino). Dopo i sei anni è opportuno andare in bagno da soli, senza specificare a tutti cosa si “va a fare”, chiudendo la porta per avere la propria giusta privacy. In caso di tosse o raffreddore, poi, è bene starnutire o tossire portandosi il gomito alla bocca per evitare di trasmettere agli altri possibili infezioni, con il contatto delle mani.

Parole sì, parole no. “Grazie” e “per favore” sono paroline magiche che vanno insegnate fin dalla tenera età. Rendono simpatico chi le pronuncia e più disponibile chi ascolta ad assecondare le richieste. Le parolacce, invece, andrebbero del tutto evitate. Almeno in casa è bene dirne il meno possibile, soprattutto davanti ai bambini. Le bestemmie, poi, sono inammissibili, sempre e comunque.

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