Giocattoli cinesi? No, grazie!

Una manciata di spiccioli in cambio di un giocattolo. Quante volte abbiamo ceduto alla lusinga dei giocattoli low cost, dai colori sgargianti e dall’apparenza così carina?

Molto probabilmente è capitato a tutte noi di cascarci (magari una sola volta) e di tornare a casa con un giocattolo cinese, consapevoli che non fosse il migliore giocattolo da mettere nelle mani dei nostri figli, ma nemmeno totalmente consce di quale pericoloso oggetto avessimo introdotto nelle nostre case.

Tutti i rischi dei giocattoli cinesi

I giocattoli cinesi, infatti, non sono pericolosi solo per un luogo comune di pregiudizio e prevenzione nei confronti di questi giocattoli, ma sono – effettivamente – un qualcosa che è bene non acquistare.

Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea, il 62% dei giocattoli cinesi presenta un rischio chimico: dai giochi di plastica ai peluche, una miniera di cromo, ftalati e altre sostanze chimiche si nascondono nei prodotti che, per gioco, mettiamo nelle manine dei nostri figli.

Inoltre, la non perfetta esecuzione del prodotto finito porta gran parte degli oggetti cinesi in commercio a essere potenzialmente pericolosi, per la presenza di parti contundenti e di parti meccaniche che possono rivelarsi lesive per i piccoli utilizzatori.

Attenzione anche alla bigiotteria, care mamme!

Oltre ai giocattoli, anche i tessili e gli articoli di bigiotteria cinesi sono stati più e più volte segnalati alle autorità competenti per la loro pericolosità.

Il consiglio sempre valido per questi casi è di diffidare dalla paccottiglia che venditori ambulanti e altri commercianti di scarsa qualità tentano di venderci. Anche se i prodotti che sono in vendita sono contrassegnati dal marchio CE, non è di per se’ una garanzia: infatti, spesso il marchio è graficamente differente da quello della Comunità Europea, risultandone una pessima copia.

Non meno attenzione dobbiamo prestare ai giochi che ci vengono regalati: spesso, il donatore mette direttamente nelle mani del bambino il giocattolo, saltando in buona fede un accurato controllo da parte dei genitori che, invece, è bene che valutino sempre molto attentamente quello che costituisce oggetto di gioco dei bambini.

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