‘Io gioco da solo’. L’importanza di sperimentare

Vi sentite in colpa a vedere vostro figlio che gioca da solo? Pensate che lasciato un po’ a stesso possa soffrire di solitudinegioco-solo-limportanza-sperimentare? Siete in preda da un attacco di “mammite (o papite)” acuta e volete che il vostro bimbo vi reclami per giocare con lui? Ebbene, state tranquilli e lasciatelo fare.

“Io gioco da solo”: più benefici di quanti previsti

Fin da piccolissimi ai bambini fa bene giocare un po’ da soli. Sperimentando da sé la consistenza degli oggetti e le potenzialità del corpo e dell’immaginazione, riusciranno a stimolare la creatività e la sfera cognitiva.

Senza l’assistenza di un adulto che li guida nel gioco, che inevitabilmente segue delle logiche “da grande”, infatti, i bimbi imparano a fare da sé. Questo è uno dei principi basilari della pedagogia di Maria Montessori, e, in concreto, aiuta i piccoli a diventare più autonomi, indipendenti e sicuri di sé.

Quindi, già intorno ai 3-4 mesi, mamma e papà dovrebbero stimolare il gioco autonomo, fornendo ai bimbi i giusti giocattoli, della loro misura e alla loro portata, per favorire l’esplorazione spontanea di quello che hanno davanti.

I piccoli si rigirano il giocattolo tra le mani, lo mettono in bocca, lo guardano incuriositi. Ebbene, lasciateli stare (o magari osservateli da lontano senza farvi vedere): stanno scoprendo il mondo, stanno imparando a concentrarsi e ad acquistare fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità.

Quali i giusti giochi?

L’importante è dare i giusti giochi in base alla fascia d’età. Se i giochi sono troppo per grandi, i bimbi non sapranno come utilizzarli; se al contrario sono troppo piccoli, si annoieranno facilmente.

In genere i bambini con meno di un anno se ne stanno tranquilli da soli per 5-10 minuti, quelli da uno a tre anni da 15 a 30 minuti.

Ecco allora, tre semplici regole da seguire:

  1. Create un ambiente stimolante e a misura di bimbo
  2. Lasciate che faccia da sé, senza intromettervi, per un tempo adeguato all’età
  3. Rimanete comunque vicini al bambino, per sorvegliarlo di nascosto e intervenire in caso di necessità.

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