Influenza 2018: come difendere i bambini?

È ufficialmente cominciata la stagione dell’influenza 2018 anche per i bambini. Febbre, tosse, mal di gola e tanti altri piccoli disturbi che colpiscono, soprattutto, i più piccoli e gli anziani, con il rischio di scatenare anche conseguenze piuttosto gravi. Il virus in arrivo, come ogni anno, avrà il suo picco maggiore durante le vacanze di Natale e i primi giorni del nuovo anno e si ritiene sarà il più forte dell’ultimo decennio.

Un’influenza, quindi, particolarmente virulenta che, secondo le previsioni, colpirà ben sette milioni di italiani, soprattutto bambini e anziani. Per questo, è molto importante capire quali bambini devono essere vaccinati, chi sono i soggetti più a rischio e perché. È bene anche informarsi sulle eventuali controindicazioni del vaccino anti-influenzale.

I sintomi e la durata dell’influenza 2018

Come ogni anno, anche con l’influenza 2018 saranno soprattutto i più piccoli a rimanere a letto con la febbre. A rischio, in particolare, i bimbi tra o e 4 anni, ma anche i più grandi in età scolare saranno coinvolti a causa del facile contagio del virus. La causa dell’influenza è infatti spesso dovuta a un sistema immunitario ancora in costruzione nei bambini, ma anche alla maggiore esposizione ai virus e ai batteri all’interno degli asili, delle scuole, delle mense e così via.

Riguardo i sintomi, anche quest’anno i più piccoli dovranno affrontare la febbre alta, il mal di testa, i dolori muscolari e articolari, ma anche la nausea o l’inappetenza, in alcuni casi anche il vomito o la diarrea. Tuttavia, pur parlando di una sintomatologia abbastanza classica, per l’influenza 2018 si prevede una resistenza maggiore del virus e quindi uno stato influenzale particolarmente duro

Purtroppo però, possono insorgere anche altre complicazioni pericolose per la salute del bambino, come polmonite, otite, problemi respiratori, renali o cardiaci. Nonostante, quindi, un bambino sano sia perfettamente capace di guarire dall’influenza, ci sono tuttavia dei casi in cui il vaccino è raccomandato.

Quali bambini devono essere vaccinati contro l’influenza?

Quando un bambino deve vaccinarsi? Il Ministero della Salute raccomanda di evitare la vaccinazione anti-influenzale nei piccoli sotto i 6 mesi, al contrario, invita alla vaccinazione nel caso di bambini già affetti da patologie respiratorie, proprio per scongiurare complicazioni pericolose. In ogni caso il Ministero e l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomando di pianificare la vaccinazione con il pediatra per i bambini dai 6 mesi in poi.

Nello specifico, i bambini devono vaccinarsi nel caso soffrano di:

  • malattie respiratorie
  • malattie cardiocircolatorie
  • diabete
  • malattie renali
  • tumori
  • malattie che coinvolgano direttamente il sistema immunitario, come l’HIV
  • malattie infiammatorie
  • patologie a carico degli organi emopoietici
  • patologie per cui dovranno sottoporsi a interventi chirurgici
  • malattie neurologiche e neuromuscolari
  • siano a rischio di sindrome di Reye.

Influenza bambini: quando contattare il pediatra

Se il bambino si ammala di influenza, è sempre meglio consultare il pediatra, facendolo visitare soprattutto nel caso in cui la febbre sia molto alta o il piccolo abbia meno di un anno. Se si tratta invece di un neonato, va subito trasferito al pronto soccorso più vicino per scongiurare un’infezione batterica.

Il pediatra va sempre consultato soprattutto nel caso in cui il piccolo abbia un colorito diverso dal solito, se vomita o non riesce a fare pipì, se non risponde agli stimoli, se ha dolore addominale e al torace, se è confuso, se sviene, se la febbre non accenna a calare nonostante la terapia farmacologica.

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