La famiglia naturale non esiste, lo dice la sociologa

E se la famiglia naturale fosse solo una convenzione? La domanda non nasce spontanea proprio ora in virtù di quanto sta accadendo in seguito alla richiesta di approvare l’unione tra le coppie gay e la stepchild.

Il problema è stato sollevato dalla sociologa e scrittrice Chiara Saraceno nel suo ultimo lavoro letterario, il libro Coppie e Famiglie edito dalla Feltrinelli ben 3 anni fa ormai. 

La famiglia: una questione di ruoli

Secondo quanto afferma la sociologa, infatti, la famiglia altro non è che una costruzione sociale, normativa e legale, in altre parole è frutto di convenzioni umane, nulla di naturale in tutto questo.

Ogni ruolo all’interno della famiglia sarebbe quindi normato in base alle convenzioni sociali dei determinati periodi storici, prova ne sarebbero tutti i cambiamenti attuati all’interno di tali relazioni nel corso dei secoli, come per esempio il ruolo della donna, moglie, madre.

Non solo, si pensi anche alla distinzione tra figli naturali e figli legittimi laddove i figli naturali avevano un peso inferiore nella società rispetto ai precedenti. Insomma, la famiglia di naturale avrebbe ben poco dal punto di vista antropologico.

E allora, sempre seguendo i ragionamenti della sociologa, le famiglie arcobaleno sono famiglie come tutte le altre, aventi pari funzioni e quindi candidabili  all’ottenimento di pari diritti.

I tempi cambiano: lo deve fare anche la famiglia?

Il discorso, infine si sposta sulla sostanziale differenza che vi sarebbe tra l’immaginario collettivo e la vita reale delle persone, ovvero quel gap che si può bene comprendere pensando, per esempio alla riforma del dritto della famiglia del 1975, dove lo Stato fu costretto a prendere atto dei cambiamenti che stavano avvenendo.

Da allora, solo per citare il più evidente, la rigida gerarchia della famiglia è stata resa più fluida. Un esempio: il ruolo dei figli che fino ad allora erano individui quasi privi di diritti, ma che dovevano essere assoggettati a una lunga sfilza di doveri. Oggi i figli hanno soprattutto diritti, fortunatamente, e così anche le mogli hanno conquistato un più ampio margine decisionale, sebbene in questo ambito vi sia ancora molto da fare.

Non si può quindi prescindere, nella concezione della famiglia, da tutti i cambiamenti sociali che sono avvenuti negli ultimi anni, a partire dal divorzio, a finire con il riconoscimento di pari diritti tra figli legittimi e figli naturali.

Ma nonostante tutte queste spiegazioni siamo davvero sicuri che la famiglia sia solo un concetto astratto?

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