Mamma lavoratrice non gettare la spugna

Una mamma lavoratrice non dovrebbe mai gettare la spugna. Forte della sua condizione di donna multitasking, dovrebbe ricordare sempre i suoi mille pregi e farsi cullare da coraggio, determinazione e forza. Anche quando ritorna al lavoro dopo il congedo di maternità.

Ritornare al lavoro dopo il parto? Anche no!

Il ritorno al lavoro è il momento più delicato, che comporta maggiori sacrifici ma anche un’organizzazione differente rispetto ai primi mesi post parto. L’accumulo degli impegni si somma agli orari in ufficio o fuori casa, la vita da neomamma deve incastrarsi al meglio con la carriera. E la donna vive questa situazione tranciata a metà in un binomio che non sempre fa rima con conciliazione.

Tra le tante situazioni di un’Italia che non sempre agevola la mamma che lavora serve capire una cosa importante: arrendersi non serve niente. Arrendersi al poco tempo, alle troppe cose da fare, agli impegni. Gettare la spugna non è la soluzione per ritrovare l’equilibrio in famiglia.

Al contrario è necessario fermarsi a riflettere, imparare a conoscere se stesse come donne e come mamme per recuperare la serenità persa con i primi mesi dalla nascita del bambino.

Mamma lavoratrice, ce la farai

Non arrendersi è il motto di ogni mamma.

Fare dei lunghi respiri profondi è la nuova scuola di vita. La soluzione per trovare un nuovo benessere tra famiglia e lavoro è più semplice di quello che si pensa: bisogna spogliarsi della vecchia vita e riconoscere che come mamma cambiano le priorità, si ridefiniscono i ruoli.

Il secondo step da affrontare per capire che si può fare tutto è agire a piccoli passi, senza pretendere troppo da mente e corpo, senza strafare o avere fretta.

Infine, bisogna scacciare via ogni senso di colpa quando si è al lavoro. Una mamma lavoratrice ha mille motivi che le impediscono di stare con il proprio figlio per dedicarsi agli impegni professionali. No all’ansia o ai pentimenti. Lavorare significa migliorare il benessere della famiglia ma anche far sentire una donna più appagata, il che porta serenità e sorrisi in casa, quello di cui ha bisogno un bambino per crescere felice. 

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16 commenti

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  1. Ti senti nel limbo.
    Non fai mai bene niente.lasci sempre tutto metà e quando sei a lavoro sei stanca,a casa sei stanca,fai 60 km tutti i giorni e sei stanco.prepari una cena veloce quando ci sei ma sei talmente stanca che dormire 6 ore filate è il tuo desiderio + ambito.e quel senso di colpa nn ti abbandona mai

  2. Complicatissimo….poi specie se uno lavora a tempo pieno e vai via la mattina alle otto e torni la sera alle20.30….nn ti godi ne casa ne figlio/a….e stai solo stressato col lavoro….lontano da casa….e….a pensare sempre a problemi inerenti casa e lavoro….che ansia….nn ti godi mai niente….e sei sempre stanca che nn arrivi a fare tutto lavoro-casa-figlia-compagno…..trascuri sempre te stessa tuo/a figlio/a e ne risente anche il rapporto con l’altra persona….nn c’e’mai tempo….si e’stanchi….che vita di m…..

  3. …e ci si sente stanche,non solo al ritorno dalla maternità,ma anche quando lui vorrebbe giocare e tu sei uno straccio,quando andrà in prima e gli starai accanto intere serate per insegnargli a leggere,quando ti chiederà la storia della buonanotte e ti addormenterai prima di lui,quando vorrà fare una passeggiata e tu pensi ai panni da stirare.
    La stanchezza,però,passerà…passerà quando ,dopo averlo portato al mare,ti siederai a guardare un bellissimo tramonto,quello riflesso nei suoi occhi,perché è per quegli occhi che tu,nonostante tutto,dimentichi la stanchezza.

  4. Io con tre piccoli sono appena tornata al lavoro a tempo pieno!! E come fai a crollare un bel respiro e via! La nostra forza è immensa!! Ed ho imparato a farmi meno problemi..la casa nn è perfetta!? E chissenefregaaaaa!!!!

  5. Con due figli piccoli, con un lavoro lontano da casa a circa 12 km, non è affatto semplice, ma arrendersi pur volendo non si può!l’ansia ti accompagna comunque, secondo me, non ci sono respiri profondi che possano bastare!!!

  6. E’ che a volte si ha l’impressione di fare tutto, ma niente bene…di fare la.mamma ma nn a 360 gradi, di lavorare ma di non riuscire a dare il 100%..di fare la moglie che non sempre ha preparato la cena in orario….