Per colpa di una trasfusione sbagliata trasmette alla figlia l’epatite C

Dopo la notizia di una mamma in coma dopo il parto per un’anestesia sbagliata, arriva un altro caso di malasanità. In provincia di Firenze, per una trasfusione sbagliata una donna ha contratto l’epatite C e lo ha trasmesso alla sua prima figlia. La seconda figlia invece non è mai stata informata del calvario che hanno dovuto affrontare madre e sorella.

Trasfusione sbagliata: una storia di oltre quarant’anni fa

Questo triste episodio di malasanità non è attuale, in quanto risale al 1976. La donna fu ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio per un’operazione di ulcera, ma qualcosa andò storto durante la trasfusione di sangue e contrasse l’epatite C. Purtroppo lo ha scoperto solo molti anni dopo, e controllava continuamente le figlie temendo di averle contagiate. Sfortunatamente anche alla primogenita fu riscontrato il virus dell’epatite C ad 8 anni.

Epatite C: una vita di inferno e la battaglia legale

La donna ha rivelato alla figlia della malattia solo quando ha compiuto 18 anni, ed ha confessato che ha vissuto anni di dolore e di paure. Oggi ha 69 anni, è vedova, ed è riuscita ad ottenere solo gli indennizzi mensili. Ora porta avanti una battaglia legale per ottenere il risarcimento di 100mila euro destinato alle persone per “equa riparazione” in seguito ad un errore medico.

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