Bambini e inclusione: la mamma che crea bambole personalizzate per la figlia sorda

Per i bambini disabili a volte diventa difficile sentirsi accettati dagli altri : per l’aspetto e per le proprie capacità, spesso le differenze vengono additate anche in modo innocente dagli altri bambini e questo provoca un senso di esclusione, di non riconoscimento nei nostri figli. Ecco l’idea di una mamma inglese, che ha pensato di personalizzare le bambole per sua figlia e per tutti i bambini con disabilità.

Le bambole fuori dai canoni di perfezione

Le bambole sono tra i regali preferiti dai bambini. Non è però sempre facile individuare la bambola giusta, soprattutto per quei bambini che sono diversamente abili. I bambolotti, ma anche le Barbie, rappresentano spesso un modello di perfezione che male si adatta alla realtà : bambini con le lentiggini, bambini albini, bambini con il labbro leporino, bambini con la vitiliginebambini semplicemente diversi dai canoni scelti dalle grandi marche di produzione.

Clare Tawell, una mamma inglese ha capito che le bambole possono fare molto per far sentire i bambini accettati, così come sono. Clare infatti ha cominciato a creare bambole modificate, che come molti sfortunati bimbi hanno patologie che ne mutano l’aspetto fisico.

Il progetto sociale di una mamma inglese

È partito nel 2017 da Lidlington il progetto inclusivo che Clare Tawell ha avviato con successo nel Regno Unito. Mamma e radiologa di 39 anni ha deciso inizialmente di modificare le bambole di sua figlia Matilda, che ha un deficit uditivo ed è quindi costretta a porta un apparecchio acustico per poter sentire.

In seguito Clare ha deciso di proporre bambole che replicassero nel loro aspetto i piccoli proprietari. L’idea ambiziosa partita col nome di Bright Ears UK ha portato alla luce ben 2.000 bambole personalizzate in circa 3 anni di attività, e ha già cambiato la vita di molti bambini diversamente abili.

Clare con questi interventi sulle bambole mira a far sentire meno diversi i bambini che le avranno come compagni di gioco : “Possono essere fatte su misura proprio sul vostro cucciolo, così avranno veramente una piccola versione di loro stessi

Inclusione, accettazione di sé e degli altri, senso di appartenenza, e maggiore socialità, sono stati i primi motori che hanno spinto questa mamma inglese ad avviare la sua brillante attività. La signora Tawell vive ogni giorno la disabilità nella sua vicenda privata.

Tanti modelli personalizzati per creare un bimbo in miniatura

Sono davvero tanti i modelli rappresentati nelle bambole di Clare. Proprio la scelta di spaziare e di coinvolgere realtà e situazioni differenti ha fatto sì che tanti genitori, ma anche molte scuole e centri di educazione, abbiano deciso di acquistare le bambole di Bright Ears UK.

Clare è partita dalla prima bambola pensata per la figlia: il giocattolo infatti presentava un impianto cocleare. La similitudine che accomunava bimba e bambola, ha subito determinato un’empatia nuova nella piccola Matilda. Da lì il progetto è decollato e oggi vede annoverate tra le creazioni di Clare la bambola con labbro leporino, quella con una sonda gastrica per la nutrizione, la bambola con la pompa per l’insulina con sensore CGM, e ancora la bambola con una cicatrice, quella con la cannula nasale per l’ossigeno, quella con il catetere venoso centrale, la bambola con la tracheotomia e quella con un angioma.

Il messaggio di mamma Clare

La motivazione che ancora oggi muove la giovane mamma inglese a dare continuità al suo progetto è quella di aiutare tanti bambini meno fortunati a sentirsi bene con sé stessi e con gli altri.

È incredibile quanta forza dia a un bambino l’avere una bambola proprio come lui. L’ho visto per la prima volta con mia figlia, quando le diedi la sua prima bambola con l’impianto cocleare nel 2017. La gioia sul suo viso non aveva prezzo.”

Molte altre mamme hanno apprezzato il messaggio inclusivo dell’idea di Clare, e hanno così cominciato a chiedere bambole personalizzate per i loro bambini. La signora Tawell vuole adesso ampliare il progetto e nel prossimo futuro vuole presentare bambole di etnie diverse, sempre portatrici di disabilità.

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