Come rendere magica l’infanzia di nostro figlio

No, se vi aspettavate di trovare una guida sui consigli migliori per rendere davvero magica e indimenticabile l’infanzia dei vostri bambini, beh… Non è così!

C’era una volta una volta un re…

C’era una volta un “re” che tornava stanco dal lavoro tutte le sere.

E c’era la sua “regina”, che stava ad aspettarlo dopo aver trascorso tutta la giornata tra le faccende domestiche, le chiacchierate con le sorelle e qualche spolverata sui pantaloni di suo figlio dopo l’ennesima caduta con la bici.

Questa è stata la favola che la maggior parte di noi ha vissuto durante l’infanzia, una quotidianità fatta di scuola, amichetti e giochi in cui il tempo sembrava essere bloccato su un punto indeterminato del nostro calendario. L’infanzia era ferma lì, tra la cucina, dove le nostre mamme ci preparavano la torta per il nostro compleanno e le mattonelle del balcone dove col gessetto disegnavamo i riquadri del “campanaro”.

Come ci divertivamo allora: nessuno che ci coinvolgesse a tutti i costi a fare attività ricreative stimolanti per il nostro intelletto. Nessuno che ci propinasse l’ultimo ritrovato psicopedagogico per allenare la nostra immaginazione. Noi, bambine, d’immaginazione ne avevamo già a sufficienza. Noi che passavamo il tempo con i nostri genitori solo quando avevamo terminato tutte le energie e ci andavamo a buttare sul divano, stanche di tutte le nostre piccole e sorprendenti avventure quotidiane.

Essere bambini: l’infanzia è magica

I regali che i nostri genitori ci facevano erano pochi in confronto a quelli che, oggi, noi doniamo ai nostri figli. Eppure, quando arrivava il 25 dicembre, non stavamo lì ad aspettare che ci piovessero dal cielo centinaia di giochi costosissimi ma solo di riuscire a sentire i passi di Babbo Natale o il rumore di un pacchetto caduto per sbaglio dalle sue mani.

Quante volte abbiamo sprecato soldi ed energie per acquistare qualcosa che sorprendesse i nostri piccini, ritrovandoli poi a divertirsi come pazzi con i tappi colorati delle bottiglie? 

Non sforzatevi di trasformare le loro giornate in qualcosa di straordinario: lo sono già, perché sono bambini.

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