Cosa fare quando un figlio ti porta a odiare tuo marito – Parte 2

Dove eravamo rimaste? Ah sì: come non odiare tuo marito dopo un figlio.

Una battuta? Mica tanto: dopo la nascita di un figlio, la miccia della pazienza si accorcia inesorabilmente e la crisi tra moglie e marito è una minaccia concreta.

Nel libro “Come non odiare tuo marito dopo i figli la scrittrice e giornalista Jancee Dunn racconta come superare le difficoltà, attraverso consigli e spunti di vita vera.

Nella prima puntata abbiamo parlato dell’importanza del dialogo, ora capiamo come gestire le esplosioni di rabbia e organizzare il carico di lavoro.

Come negoziare una crisi coniugale e smettere di odiare tuo marito: lo insegna l’ex capo del FBI

Durante una lite si possono toccare livelli di incomprensione massimi: pericolo rosso!

Un negoziatore, al contrario, sa bene che le persone agitate vogliono solo essere ascoltate e comprese.

Durante una lite è importante, quindi, interpretare con parole nostre ciò che l’altro sta dicendo (o gradando…) e dimostrare di aver compreso.

Per farlo, parafrasate ciò che il partner vi sta dicendo e ripetetelo all’altro.

Sentire dalla voce del partner, una razionalizzazione dei concetti che sono stati appena detti con agitazione, aiuterà a calmare gli animi e ad affrontare la situazione con più lucidità.

Per smettere di odiare tuo marito e ritrovare intimità dividete i compiti in casa

Uno degli errori delle donne è quello di pensare che gli uomini sappiano chiaramente cosa devono fare, e che deliberatamente scelgano di non farlo.

Eppure, come insegna lo psicoterapeuta newyorchese Jean Fitzpatrick, “Lui non può leggerti nel pensiero. Non ci arriva neppure vicino!”.

Per questo, piuttosto che lanciare segnali di insofferenza, lasciando che il sugo bruci – per dimostragli che qualcuno dovrà pur girarlo, mentre tu allatti o fai la doccia – o che la lavatrice non si attiva da sola – e che quindi i panni si ammassano fino a non avere più calzini da mettere – siate chiare e chiedete in modo diretto ed esplicito quello di cui avete bisogno.

Perché le lotte nascono quando i ruoli non sono definiti. Idealmente, dividete i compiti già durante la gravidanza, così da arrivare pronti e organizzatissimi al momento della nascita.

Dividere i compiti, non solo vi solleverà dal peso delle faccende domestiche, ma vi farà sentire più libere e leggere, favorendo l’intimità (e questa è un’arma convincente per gli uomini!)

Perché come afferma Jancee Dunn in un passo del suo libro: Se più uomini sapessero che una suddivisione equa delle faccende domestiche aumenta la frequenza dei rapporti sessuali, si armerebbero più spesso di Swiffer. (parola di Sharon Sassler, coautrice di uno studio della Cornell University sul rapporto direttamente proporzionale tra suddivisione dei lavori domestici tra i partner e frequenza dei rapporti sessuali)”.

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