Educazione sessuale a scuola e la posizione di Rocco Siffredi: ‘Avete lasciato che i siti porno facessero da educatori’

Prima dell’inizio dell’anno scolastico, il Libraccio ha condotto un sondaggio che ha visto intervistare 400 partecipanti tra studenti e genitori, con il quale delineare quella che dovrebbe essere la “scuola del futuro”, secondo quanto desiderato sia dagli studenti che dai loro genitori.

Una scuola, quella “ideale”, che dovrebbe offrire un maggior numero di piani di studio “personalizzati”, in modo da formare i cittadini di domani su temi cruciali del mondo contemporaneo. Tra le nuove materie che andrebbero insegnate il popolo della scuola si è espresso con forza: oltre 7 intervistati su 10 hanno infatti dichiarato che è necessario un corso di “Educazione sessuale, sentimentale e di genere”. A seguire, l’educazione digitale e la sostenibilità ambientale.

Le nuove materie e i numeri del sondaggio

Per la maggioranza degli intervistati (il 71,4% dei partecipanti al sondaggio) la questione principale è legata all’educazione sessuale: devono essere affrontati in modo aperto i temi quali la sessualità e le relazioni di genere.

Le risposte date dagli intervistati relativamente all’educazione sessuale nelle scuole sono apparse abbastanza in sintonia tra studenti e genitori e lo stesso vale per quanto riguarda le questioni di “genere”, con le aule che dovrebbero trasformarsi in spazi di dibattito su questi argomenti.

La scuola dovrebbe rappresentare infatti un luogo nel quale queste discussioni vengono affrontate in modo chiaro, senza tabu, cercando al contrario di fornire maggiori informazioni possibili su questi argomenti.

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Se questa dunque sembra essere la priorità, numeri importanti sono anche quelli di chi ha richiesto maggiore formazione sull’uso corretto e sicuro di internet, dei media di ultima generazione e dei social, con una percentuale del 49,5%.

Altro tema “caldo”, infine, l’educazione degli studenti all’ambiente ed alla sostenibilità: il 47,6% degli intervistati ha infatti dichiarato che vorrebbe corsi dedicati alla sensibilizzazione su questi temi, considerata essenziale per le generazioni a venire.

Le ultime notizie di cronaca e la posizione di Rocco Siffredi

Le risposte al sondaggio hanno certamente avuto uno spunto importante dai recenti casi di stupri ai danni di ragazzine che continuano purtroppo a popolare le pagine di cronaca e che, scavando tra le numerose e profonde radici del problema, possono essere anche ricondotti ad una scarsa educazione sessuale dei giovani.

In molte interviste rilasciate dopo questi fatti sui canali televisivi, i genitori hanno sottolineato questo aspetto e richiesto interventi in questo settore da parte delle autorità preposte.

Sul tema è intervenuto anche noto attore “pornodivo” Rocco Siffredi, che ha parlato dei film “porno” come una pura finzione: si tratta di contenuti realizzati con destinazione intrattenimento e non rappresentano quindi un modello realistico da emulare. Su Libero ha infatti dichiarato:

Ciò che vedono nei film è pura finzione. Che agli attori maschi vengono fatte punture. Che per garantire loro quell’erezione che può durare ore, gli vengono iniettate sostanze micidiali. Che le donne, le attrici, per non sentire dolore derivante dalla rigidità del membro dopato, vengono anestetizzate. Voglio dire ai ragazzi che quello che viene riprodotto nei film pornografici non rappresenta la realtà. Che persino le eiaculazioni sono finte: viene fatta l’iniezione di una sostanza bianca nell’uretra dei maschi.

Con queste premesse, Siffredi si è proposto per spiegare nelle scuole la pornografia, chiarendo questa distinzione ai ragazzi durante degli incontri mirati.

Una proposta che non è emersa nelle ultime settimane ma che esiste da tempo e che ha trovato nel corso degli anni il sostegno sia da parte di gruppi di genitori che di ragazzi, ma che non è mai decollata e sia rimasta alle parole senza mai fare il passo decisivo ai fatti.

Rocco Siffredi ha anche partecipato molto attivamente al dibattito relativo all’accesso al mondo della pornografia da parte dei giovani., dichiarando:

L’unica domanda che rivolgerei oggi a un politico di spicco è: «Perché avete lasciato che i siti gratuiti facessero da educatori?».

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Dopo i recenti casi di stupro che sono avvenuti in varie località italiane, Siffredi è intervenuto nuovamente sul tema inviando un suo messaggio tramite un quotidiano ed anche un messaggio privato ad Eugenia Roccella, nel quale ha sostenuto la scelta della Ministra della Famiglia, di vietare l’accesso ai siti pornografici ai minorenni.

Il pornodivo ha proposto di bloccare tutti i siti porno che circolano gratuitamente in rete, che non chiedono la verifica dell’età dell’utente, e si è detto disposto a chiudere anche il suo sito a pagamento, proprio per sostenere questa iniziativa.

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