L’importanza di riconoscersi nelle storie rappresentate: la dolcissima reazione di un bambino

Una recente serie di fotografie pubblicate sui social ha confermato che i libri di fiabe e i film a cartoni animati sono poco inclusivi.
Infatti alcuni bambini hanno avuto delle reazioni positive di fronte alle immagini di “Encanto” l’ultimo film di animazione della Disney che ha come protagonista un bambino di colore.

L’importanza di sentirsi rappresentati

Tranne che in casi sporadici, nei cartoni animati e nelle fiabe c’è ancora troppo poco spazio per i bambini di colore. Un esempio di questa tendenza è quello dei personaggi che popolavano i più celebri film della Disney e della Marvel, con tutti i supereroi di razza bianca.

Nei rari casi in cui succede, come in “Encanto” dove i bambini sono di colore oppure di etnie ispanica, asiatica o indiana, la reazione dei bambini che li stanno guardando è davvero di sorpresa e nello stesso tempo di gioia in quanto si sentono rappresentati.

Le reazioni dei bambini

Negli ultimi giorni ha suscitato grande tenerezza la fotografia che è stata pubblicata dai genitori di Kenzo, un bambino di soli 2 anni che stava guardando il film nel quale vedeva una immagine che pareva proprio la sua ma in versione “cartoon”.

L’incredibile somiglianza con Antonio Madrigal, uno dei protagonisti di Encanto, oltre che dal colore della pelle era data anche dai capelli ricci di entrambi. La mamma di Kenzo ha descritto suo figlio come in “trance”, che dopo essersi girato verso i suoi genitori ha continuato a sorridere, forse pensando, come ha detto la madre, di vedersi riflesso nello schermo della televisione.

Anche un’altra bambina, Manu, ha visto in televisione la sua sosia, Mirabel Madrigal, che è protagonista insieme ad Antonio di questo film che narra la storia di una famiglia della Colombia con poteri magici.

Le parole di Eva Longoria

Sull’argomento della “rappresentatività” nelle storie e nei film animati è intervenuta anche Eva Longoria, l’attrice di origini messicane, che ha spiegato come i bambini vogliano vedersi rappresentati in ogni occasione, pensando altrimenti che la loro storia non sia importante. Ultimamente, anche se a rilento, questa situazione si sta superando e gli ultimi film di animazione usciti, come “Soul” e “Oceania”, che hanno portato alla ribalta dei protagonisti che appartengono a etnie diverse da quella bianca.

La mamma del piccolo Kenzo ha affermato: “Il fatto di non sentirsi invisibile ha avuto subito un impatto su di lui. È essenziale che i bambini neri si sentano così e che si sentano collegati a immagini positive e cariche di ottimismo per la loro autostima. C’è potere nella rappresentazione e magia nella creatività. Questa generazione e le prossime si sentiranno include perché l’industria si sta spostando in una direzione che riflette l’effettiva diversità del nostro mondo”.

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