Basta pesci d’aprile sulla gravidanza: l’appello di una mamma

Ogni anno, il primo d’Aprile porta con sé una serie infinita di scherzi rivolti ad amici, parenti, compagni di scuola o conoscenti: scherzi fatti a casa, in classe, sul lavoro o tramite social network. Sembra che l’ultima moda incoraggi le giovani donne a fingere una gravidanza per mettere alla prova i propri cari e vedere la loro reazione.

Potrebbe sembrare uno scherzo innocuo, ma mette in seria difficoltà chi ha davvero dovuto attraversare il dolore di una gravidanza interrotta da un aborto spontaneo. È per difendere tutti questi genitori che una mamma ha deciso di condividere su Facebook il suo dolore, per ricordare a tutti gli utenti che non si scherza sulla nascita di una nuova vita, non si scherza con i desideri profondi.

Le reazioni sul web sono state subito numerosissime, tanto che il post scritto da Kayla ha ricevuto una pioggia di like e commenti.

“Vi spiego perché questo pesce d’aprile non è per nulla divertente”

Kayla Lee Welch ha voluto raccontare su Facebook il suo dolore generato da un aborto spontaneo, avvenuto poco prima del 1 aprile del 2017. Il post della giovane mamma è breve, va subito al punto, già dalla prima frase in cui si legge chiaramente: “Ecco perché i vostri pesce d’aprile non sono divertenti“.

Sotto, la sua esperienza fornita come spiegazione e come disperato tentativo di far cessare questo brutto gioco. “Ecco perché non è divertente mentire e scherzare sul fatto di essere incinta, ecco cosa significa avere un aborto spontaneo“:

Kayla ha perso il suo secondo bambino per un aborto spontaneo, anticipato da alcune perdite che subito aveva cercato di ignorare, ma che poi hanno portato a questo triste epilogo. Le foto mostrano la stanchezza e il dolore, gli occhi scavati dalle lacrime.

Racconta di quanto il dolore diventi preponderante, i gesti più semplici portano con sé una carica di tristezza: anche sdraiarsi a letto diventa difficile, perché ti assalgono i pensieri, l’angoscia non ti lascia libera un momento, spiega Kayla. È passato quasi un anno da quell’aborto e ora Kayla è finalmente incinta, ma la paura rimane ed ecco il suo appello che viaggia veloce sul web: non si può scherzare con la gravidanza, mai.

Il post virale: numerose le reazioni e i commenti di tante mamme

L’aborto spontaneo colpisce sfortunatamente tante famiglie, e chiunque per scherzare simuli una gravidanza ferisce molte donne, e tanti uomini, provati dai tentativi falliti di concepire un bambino.

Le emozioni provocate da una tale perdita sono espresse chiaramente da Kayla: “Tutto quello che posso fare è piangere. I miei occhi sono così gonfi e scuri, mi si è spezzato il cuore. Piangere così tanto da non stordirsi e non sentire più niente. Essere così arrabbiata e turbata da non essere nemmeno in grado di spiegare perché“.

Moltissime donne si sono mostrate solidali e hanno condiviso le loro esperienze nei commenti. “Ho avuto 3 aborti spontanei e il dolore è forte ancora oggi, come se il tempo si fosse fermato” scrive Tiffany. “Non è un gioco, ho perso un bimbo e non oso pensare che ci sia gente capace di scherzare su queste perdite” risponde un’altra donna.

Tanti anche i commenti a supporto della giovane mamma e numerosi i tentativi di infondere coraggio, rivolti a tutti i genitori che hanno affrontato un’esperienza simile. “Coraggio Kayla! E coraggio a tutti i genitori che hanno visto andarsene i loro piccoli, siamo con voi” scrive James. “Se hai bisogno di parlare, io ci sono, so cosa provi. Coraggio!” risponde Mandy.

Insomma, sembra che il popolo del web si sia mobilitato a sostegno della nobile causa di Kayla: dite no a questo brutto gioco, non scherzate sulle gravidanze, non fate soffrire ancora i genitori delle piccole anime volate via.

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