Pianto dei neonati: che cos’è l’ora delle streghe?

Tra le sfide che le neo mamme e i loro piccolissimi di poche settimane si trovano spesso a dover affrontare c’è anche quella delle crisi di pianto disperato, apparentemente senza motivo, che si presentano molto spesso nel tardo pomeriggio.

Il neonato in questo momento particolare della giornata sembra essere inconsolabile e non c’è coccola, poppata, ciuccio, canzoncina o massaggio che tenga: questa fase di irrequietezza e agitazione è infatti conosciuta anche come “ora delle streghe”.

L’ora delle streghe: che cos’è ?

Con il termine ora delle streghe, (in inglese baby witching hour) si identifica il momento della giornata che precede l’orario di cena e che si caratterizza per il pianto agitato dei neonati di poche settimane.

Il motivo di tanta sofferenza e irrequietezza non sembra trovare un riscontro oggettivo in problemi di salute e quindi si attribuisce genericamente all’influenza negativa delle streghe.

Nel nostro paese, invece, si dà più facilmente la colpa alle famose “colichette“: dei disturbi dell’apparato digerente che provocano crampi e spasmi nel neonato. Ma in realtà anche queste si verificano molto di rado, come sostengono molti pediatri, e la causa del pianto inconsolabile del bambino andrebbe ricercata più nella stanchezza.

Qual è l’orario delle streghe?

L’ora delle streghe coincide più o meno con l’ora del tè quindi a partire dalle 17 e solitamente si protrae fino all’ora di cena o, in alcuni casi, nell’immediato dopocena quando il piccolo riesce finalmente a tranquillizzarsi e a rilassarsi.

Il pianto inconsolabile e difficile da gestire può durare da 30 minuti ad un paio d’ore e solitamente coinvolge i piccolissimi con un età compresa tra le 2 e le 4 settimane.

Quali possono essere le cause del pianto inconsolabile?

Per tutti i genitori questi momenti rappresentano un momento di forte apprensione e tensione perché nulla sembra riuscire a calmare i neonati che sembrano molto nervosi ed irrequieti.

Avrà fame? Starà soffrendo per le coliche? È forse arrivato il momento di cambiare il pannolino? È il momento ideale per un bel massaggio neonatale? E se forse avesse solo voglia di coccole?

Come genitori, le abbiamo pensate tutte e provate tutte: a pancia in giù, a pancia in su, cullare il piccolo ritmicamente, chi fa gli squat con il bambino in braccio…

Quasi tutti abbiamo in famiglia quel momento di condivisione in cui genitori e nonni raccontano con nostalgia quei momenti: tutte le ipotesi e svariate tattiche per calmare il bambino da piccolissimo.

Pianto inconsolabile nel neonato: e se fosse solo stanchezza?

In generale si ritiene che, quando il pianto è inconsolabile e quindi non legato ad una reale necessità o bisogno fisico, si possa attribuirlo ad una stanchezza eccessiva del neonato dovuta, molto probabilmente, a iper-stimolazione.

Infatti, tutte le attività a cui un piccolo di poche settimane viene sottoposto, volontariamente o no, sono per lui fonte di grande fatica: non dimentichiamoci, infatti, che per ben 9 mesi è rimasto cullato e protetto nella pancia della mamma.

L’esposizione a luci, rumori, suoni, ambienti e voci diversi, possono creare un profondo senso di stanchezza e disagio che i neonati non riescono ad affrontare se non con un pianto disperato che è, tra l’altro, l’unico mezzo che conoscono e posseggono per comunicare un malessere fisico od emotivo.

S.O.S. ora delle streghe: come affrontarla con serenità

Non esiste un libretto di istruzioni per gestire al meglio questo momento della giornata sia perché le cause possono essere diverse, sia perché ogni bambino reagisce in modo del tutto personale ed è fondamentale rispettare i suoi tempi e saperlo accogliere con dolcezza.

Sicuramente la cosa più importante è mantenere la calma e a metabolizzare il fatto che è una situazione del tutto naturale che poi, con il passare delle settimane, tenderà a risolversi in modo del tutto spontaneo e naturale.

Ecco alcune tattiche per prevenire le crisi di pianto la sera:

  • tanta nanna: i neonati hanno bisogno di dormire molto. Tra 1 e 3 mesi, un neonato dorme dalle 15 alle 20 ore al giorno. Non c’è quindi bisogno di svegliare un neonato di poche settimane per paura che poi non dorma di notte. Sarà più fresco e riposato la sera.
  • meno stimoli: evitiamo luci e suoni forti la sera dopo una certa ora. Il neonato riceve tantissimi stimoli dall’ambiente circostante e a un certo punto va in una sorta di “sovraccarico”.
  • un bel bagnetto rilassante: non tutti i bambini sono uguali, ma se vostro figlio apprezza il bagnetto, potete dedicarvi a questa attività rilassante la sera.

Sicuramente un’altra soluzione efficace è quella di tenere i bimbi vicini, magari portandoli in fascia per un contatto pelle a pelle: il senso di sicurezza, l’odore della mamma o del papà ed il suo calore lo aiuteranno sicuramente a rilassarsi un po’.

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