Più spazi per il coworking e le imprese rosa a prova di mamma

Conciliare il lavoro con la famiglia non è una cosa da poco e spesso le neo mamme non riescono più a lavorare all’interno delle aziende per esigenze personali o perché vengono allontanate dal loro incarico precedente. In questi ultimi anni però è aumentato i coworking e l’imprenditoria in rosa che sembra andare a gonfie vele su tutto il territorio nazionale.

Essere mamma lavoratrice in Italia è difficile

I servizi per l’infanzia sono pochi e, secondo i dati rilevati da una recente statistica, a distanza di due anni dalla gravidanza il 22,4% delle donne ha dovuto abbandonare il lavoro perché non ha ottenuto alcuna agevolazione né orario flessibile sul posto di lavoro. Non sapendo a chi lasciare i bambini piccoli le mamme si trovano in grande difficoltà e lavorare lontano da casa è un serio problema.

Coworking: la meglio flessibilità al servizio di mamme e figli

In molte mamme però non si sono date per vinte e si sono reinventate creando attività lavorative ad alto tasso di innovazione caratterizzate da orari flessibili che consentono una più semplice gestione degli impegni familiari.

Con il coworking le mamme freelance o libere professioniste si uniscono per affittare un locale al di fuori delle pareti domestiche dove possono lavorare tranquillamente mentre affidano i loro figli agli asili e ai baby parking che vengono inseriti all’interno della medesima struttura.

È boom di imprenditrici rosa

Chi invece preferisce lavorare da sola mettendo a frutto le proprie passioni, spesso ha optato per creare un’azienda propria. Le mamme, subito dopo la gravidanza, sono cariche di energie positive e hanno il desiderio di mettersi alla prova con nuove e interessanti sfide anche dal punto di vista lavorativo.

Attualmente in Italia si contano oltre 1 milione e 300 mila aziende in rosa che da sole rappresentano il 21,67% di tutte le imprese presenti nel registro camerale. La Lombardia è la regione che vanta il maggior numero di imprese guidate da donne con le sue 175mila aziende tutte al femminile mentre al secondo posto c’è la regione Lazio con poco più di 138mila imprese.

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *