Pubertà precoce: cause, sintomi e cura

Quando i segnali della crescita si presentano troppo presto, i genitori possono trovarsi ad affrontare la pubertà precoce, un fenomeno in aumento che può destare preoccupazione.

La pubertà precoce è definita dall’avvio del processo di maturazione fisica e sessuale prima degli 8 anni nelle bambine e dei 9 nei bambini, un campanello d’allarme che merita attenzione e comprensione.

Insieme al Dottor. Giovanni Savarino, pediatra di MioDottore, indagheremo le cause, i segnali da osservare e le possibili implicazioni di questo sviluppo anticipato.

Che cos’è la pubertà precoce

Si parla di pubertà precoce quando si ha la comparsa di segni di sviluppo puberale prima di 8 anni nella femmina e prima dei 9 anni nei maschi.

Si tratta di una patologia rara che presenta una frequenza di 1:5000-1:10000. La pubertà precoce riguarda maggiormente le femmine, rispetto ai maschi. Il rapporto maschi femmine è di 1:10.

La pubertà precoce rappresenta una tappa cruciale e spesso impegnativa nel percorso di crescita di un bambino, caratterizzata dall’avvio precoce dei cambiamenti fisici e ormonali tipici dell’adolescenza.

Questo fenomeno, che tende a verificarsi sempre sempre più frequentemente, può portare a sfide sia emotive che fisiche per i giovani coinvolti. Affrontare la pubertà precoce richiede una comprensione attenta e un supporto adeguato da parte di familiari, educatori e professionisti della salute, al fine di garantire un passaggio il più sereno possibile in questa fase delicata della vita.

Pubertà precoce: le cause

La pubertà precoce è solitamente legata a un malfunzionamento dell’ipofisi, una ghiandola molto importante del nostro organismo che inizia precocemente a produrre gonadotropine, degli ormoni capaci di stimolare i testicoli nei maschi o le ovaie nelle femmine.

Nella maggior parte dei bambini la pubertà precoce non è indotta da una patologia sottostante. Tra le cause ci possono essere mutazioni di alcuni geni che regolano l’orologio biologico.

Ambiente o alimentazione possono avere un ruolo scatenante: alcuni studi sottolineano il ruolo di alcune sostanze chiamate interferenti endocrini, altri studi attribuiscono un ruolo a sovrappeso o obesità nell’insorgenza di pubertà precoce. Raramente la causa può essere un tumore intracranico o del surrene.

I segnali della pubertà precoce

I genitori dovrebbero essere consapevoli di alcuni segnali che potrebbero indicare la presenza di pubertà precoce. Lo sviluppo varia da persona a persona, ma ecco alcuni segnali che potrebbero destare preoccupazione nelle bambine con età inferiore a 8 anni:

La pubertà precoce nei maschi può manifestarsi attraverso vari segni fisici e cambiamenti nel comportamento. Ecco alcuni dei segni che i genitori dovrebbero tenere d’occhio nei bambini con età inferiore a 9 anni:

  • Aumento del volume dei testicoli e del pene
  • Crescita di peli pubici e ascellari
  • Crescita di peli più spessi sul viso, sul petto e su altre parti del corpo
  • Rapido incremento della statura
  • Cambiamenti nella voce: la voce può diventare più profonda a causa del cambiamento delle corde vocali
  • Sviluppo di muscoli e massa corporea
  • Aumento delle dimensioni delle ghiandole mammarie (raro)
  • Acne
  • Cambiamenti dell’umore

Se i genitori notano uno o più di questi segni, è consigliabile consultare un pediatra per una valutazione specialistica.

Pubertà precoce: quali sono i rischi?

La pubertà precoce ha delle ripercussioni di tipo auxologico e psicologico.

Da un punto di vista auxologico (relativo cioè alla corretta crescita fisica del bambino), si assiste momentaneo incremento della statura, ma al contempo avviene una più rapida maturazione dell’osso con precoce saldatura delle cartilagini di accrescimento che determina il mancato raggiungimento del target staturale e talvolta bassa statura.

I cambiamenti ormonali determinano anche una serie di trasformazioni della composizione corporea (comparsa del seno, aumento di pene e testicoli, comparsa di peluria, talvolta di acne, cambiamento della voce, ridistribuzione del grasso): i bambini avvertono con disagio tali rapidi cambiamenti che li rendono “diversi” rispetto ai coetanei, pertanto le ripercussioni psicologiche sono inevitabili. Non sono da trascurare i cambiamenti dell’umore legati alla stimolazione ormonale.

Diagnosi di pubertà precoce: gli esami da fare

Nel sospetto di pubertà precoce, dopo un’anamnesi, esame obiettivo e valutazione della crescita, il Pediatra potrebbe  richiedere i seguenti approfondimenti diagnostici:

  • esami ematici per una valutazione dei livelli degli ormoni sessuali e delle gonadotropine. Le gonadotropine sono prodotte dall’ipofisi e stimolano le ghiandole sessuali (testicolo e ovaio): la loro valutazione può avvenire in condizioni basali, con un prelievo di sangue al mattino, o dopo stimolazione farmacologica, in questo caso si somministra una farmaco stimolante prima di eseguire il prelievo ematico.
  • radiografia di mano e polso sinistro per la valutazione dell’età ossea: in condizioni di normalità l’età cronologica coincide con l’età ossea, mentre nei casi di pubertà precoce si può riscontrare un’età ossea nettamente superiore all’età cronologica.
  • ecografia pelvica per valutare le caratteristiche di utero e ovaie: questi organi si modificano con la pubertà.
  • ecografia del surrene per escludere la presenza di adenomi del surrene secernenti ormoni sessuali.
  • risonanza dell’encefalo per escludere anomalie intracraniche o tumori cerebrali (causa molto rara).
  • test genetici nei casi familiari di pubertà precoce.

Terapie per il trattamento della pubertà precoce: quando e come?

La terapia della pubertà precoce si propone i seguenti obiettivi:

  • Migliorare l’altezza in età adulta, cercando di allinearla il più possibile al target familiare.
  • Ridurre il disagio psicologico del bambino associato ai cambiamenti corporei inaspettati.
  • Preservare le funzioni riproduttive durante l’età adulta.

La terapia farmacologica consiste in farmaci che bloccano l’eccessiva produzione di gonadotropine da parte dell’ipofisi. Nel caso raro in cui la pubertà precoce sia causata da un tumore cerebrale, si può ricorrere a un intervento chirurgico per rimuovere la neoplasia.

La terapia è di solito efficace, i risultati in termini di altezza in età adulta sono migliori quando il trattamento viene avviato precocemente; se il trattamento inizia dopo i 9 anni nei maschi e dopo gli 8 anni nelle femmine, l’impatto sulla statura finale può essere limitato.

Dott. Giovanni Savarino
Pediatra
Dirigente medico neonatologo presso l’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì.

Via Regina Margherita 61, Ravanusa
Via Piave 77, Canicattì

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