Come reagire quando i bambini stanno male?

Quando un bambino cade, sta male o semplicemente non mangia, i genitori vanno nel panico trascurando che i bambini, considerati da tutti creature fragili, siano in realtà incredibilmente forti.

I piccoli hanno infatti specifiche risorse, come un corpo giovane e reattivo, un’invidiabile elasticità fisica e mentale e straordinarie capacità di ripresa, che li aiutano a superare i momenti difficili e a crescere più forti. Di conseguenza, in caso di emergenza, le mamme e i papà, seppur con qualche comprensibile difficoltà, dovrebbero imparare a gestire l’ansia in modo da trasmettere serenità al bambino malato o dolente, che in questo modo riuscirà ad affrontare meglio il suo malessere.

Detto ciò, ecco qualche piccolo suggerimento su come affrontare le emergenze.

Influenza? Niente paura

La febbre alta è solitamente sinonimo di un organismo vitale e giovane, ma non va comunque sottovalutata. Qualora il bambino manifesti i sintomi dell’influenza non serve correre dal pediatra, soprattutto se la febbre non è altissima.

In questi casi il riposo, una dieta leggera ma nutriente e alcune piccole attenzioni, come il ricorso alle spugnature con alcol ai polsi e alle caviglie, possono dare sollievo e migliorare la situazione.

Per l’antibiotico bisognerebbe attendere almeno tre giorni. Tuttavia, se non riuscite proprio ad aspettare, rivolgetevi al pediatra che saprà tranquillizzarvi e indicarvi la cura più adatta.

In caso di influenza con vomiti e diarrea limitatevi invece a ridurre la disidratazione con piccoli rimedi, come la limonata, il tè caldo e i fermenti lattici, ed evitate di  tenere il bambino disteso di schiena, soprattutto se piccolino.

Cadute, tagli e inappetenza? Niente drammi

Assistere alla lunga serie di cadute, alcune delle quali piuttosto rovinose, del proprio figlio non è piacevole nonostante la consapevolezza che un corpo giovane come quello di un bambino abbia discrete doti in termini di elasticità.

Se le fratture sono quindi piuttosto rare, i tagli, le sbucciature e gli ematomi sono invece all’ordine del giorno.

In caso di tagli e sbucciature vi basterà pulire accuratamente la ferita con l’acqua, soprattutto in presenza di terriccio, e con il disinfettante, mentre per ridurre e curare un ematoma potrete utilizzare una pomata specifica per i bambini o l’olio a base di arnica.

In caso di scottature dovrete invece contrastare il calore usando l’acqua, mentre in presenza di ustioni ben più gravi il consiglio è di rivolgervi immediatamente al pediatra.

E se il bambino non mangia? Beh in questo caso non fatene un dramma, la vera emergenza è l’obesità non l’inappetenza, anche perché i bambini hanno un’innata capacità di stabilire quanto e quale cibo gli è necessario. Di conseguenza se vostro figlio non è un mangione, lasciatelo libero di seguire il suo istinto, o almeno questo è ciò che consigliano i pediatri.

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