Rifiutato il trasferimento in Italia per Indi Gregory, bimba con malattia incurabile

L’Alta Corte del Regno Unito ha preso una decisione difficile: non consentire il trasferimento in Italia di Indi Gregory, una bambina di soli otto mesi affetta da una rara malattia mitocondriale grave,

Anche la speranza di un trasferimento in Italia è naufragata

Indi è una bambina di 8 mesi affetta da una malattia mitocondriale, una combinazione di aciduria D-2- e L-2 idrossiglutarica che attacca metabolismo, cuore, sistema nervoso, muscoli e ossa. Dalla sua nascita, a febbraio 2023, non ha mai lasciato l’unità di terapia intensiva e ha subìto già due interventi.

Gli esperti del Queen Medical Center di Nottingham hanno giudicato ogni possibile trattamento non solo inefficace ma anche fonte di sofferenza per Indi, decidendo pertanto di terminare il supporto vitale.

I genitori della bambina, Claire Staniforth e Dean Gregory, si sono battuti per mesi contro questa sentenza, lanciando una campagna su GoFundMe e cercando speranza anche oltre confine e appellandosi anche alla corte Europea di Giustizia.

Il Bambino Gesù, ospedale pediatrico di Roma, aveva offerto di prendersi cura della piccola. Il padre, Dean Gregory, aveva sottolineato l’importanza di dare a Indi ogni opportunità di prolungare la sua vita. Sfortunatamente, l’Alta Corte britannica ha respinto la loro richiesta di trasferimento, citando i rischi associati al viaggio come motivo principale e un’inutile prolungamento delle sue sofferenze, nel miglior interesse della stessa bambina.

L’ultima decisione inappellabile della Corte Britannica

Il padre di Indi ha espresso delusione verso la decisione della Corte, che ha insistito sul fatto che l’unica scelta era accettare la morte prematura della figlia.

La BBC riporta che, secondo il giudizio della Corte, non vi sono nuove prove mediche che possano ribaltare la decisione di cessare il supporto vitale.

l dottor Keith Girling, direttore medico presso il Nottingham University Hospitals, ha dichiarato che l’udienza è stata “difficile per tutte le persone coinvolte e i nostri pensieri sono con Indi e la sua famiglia in questo momento difficile“. Ha poi aggiunto: “La nostra priorità rimarrà quella di fornire a Indi cure specializzate adeguate alla sua condizione e di supportare la sua famiglia in ogni modo possibile.”

In passato, l’ospedale Bambino Gesù si era proposto di accogliere altri due bambini inglesi con condizioni critiche: tanti ricorderanno Charlie Gard e Alfie Evans, ma anche in quei casi le autorità giudiziarie britanniche avevano negato il permesso.

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