Sicilia, incidente d’auto: bambino di 6 anni trafitto da un palo

Un incidente d’auto accaduto a Menfi, in provincia di Agrigento, si è trasformato in tragedia : un bambino di soli 6 anni è morto per le terribili ferite riportate. La dinamica dell’incidente, di per sé banale, ha preso una piega imprevedibile nel momento in cui un palo di ferro che faceva parte delle protezioni della carreggiata ha trafitto l’auto e il bambino. I genitori sono invece rimasti solo lievemente feriti.

La dinamica dell’incidente

Le strade siciliane, nei giorni che hanno preceduto il ferragosto sono state teatro di molti incidenti, con un bilancio di cinque morti e nove feriti, ma quello di Menfi è stato , perché la causa della morte del povero bambino è stata un oggetto che avrebbe dovuto preservarne l’incolumità. Il giorno di ferragosto il SUV guidato dal papà, Gualtiero, a fianco della mamma Antonella si è scontrata con un’altra ad un incrocio.

Sul sedile posteriore il figlio di 6 anni, assicurato al suo seggiolino, come prevede il regolamento stradale, fissato con la cintura di sicurezza. Nell’incidente l’auto è andata in testacoda ed è andata a sbattere contro la palizzata di protezione per i lavori di un piccolo ponte, realizzata in tubi di ferro. Il padre del bambino è sicuro che l’incidente sarebbe andato diversamente se al posto della palizzata ci fosse stato un guardrail. Nonostante il trasporto d’urgenza in elicottero all’Ospedale Civico di Palermo Marco non ce l’ha fatta.

Le indagini sono in corso

Il luogo dell’incidente è una strada provinciale, ma quel giorno c’erano al lavoro gli operai di una ditta scelta dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ricopre funzioni della provincia. La Procura della Repubblica di Sciacca ha aperto un fascicolo e la provincia potrebbe essere iscritta nel registro degli indagati.

I legali della famiglia sono stati mandati per andare a fondo sulla questione perché chi è responsabile paghi e ci sia un risarcimento. La famiglia però ha deciso di non tenere i soldi, ma impiegarli per opere di beneficenza in Madagascar, dove sarebbe voluta andare in vacanza. “Qualsiasi cosa faremo, sarà una scuola o un ospedale, porterà il nome di nostro figlio”.

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