Tutta la magia dell’allattamento con il Breast Crawl

Ormai si sa bene quanto sia importante attaccare il neonato al seno il prima possibile, per favorire la pratica dell’allattamento e proteggerlo da numerose complicazioni.

Ed è proprio per favorire l’allattamento che molte mamme decidono di praticare la tecnica del Breast Crawl; tecnica promossa anche dall’Unicef, che sottolinea come l’avvio dell’allattamento entro un’ora dal parto sia indispensabile per garantire la buona salute del bambino.

Cos’è il Breast Crawl?

Ogni neonato, come tutti i mammiferi, è dotato di un istinto molto forte che, sin dai primi istanti dopo la nascita, lo porta a cercare la mamma per alimentarsi. 

Il Breast Crawl si basa proprio su questo istinto.

Appena nato il bambino viene pulito e asciugato, quindi viene posto sull’addome scoperto della mamma. Entrambi devono essere ben coperti e al calduccio.

Dopo un certo lasso di tempo, che può variare dai 12 ai 40 minuti, il bambino inizia a cercare autonomamente il seno della mamma: nonostante la limitata capacità visiva, il piccolo, attraverso l’olfatto e l’udito, sarà in grado di “strisciare” sulla pancia della mamma e, di solito entro un’ora al massimo da quando è iniziato il processo, si attaccherà al seno.

Quest tecnica può essere praticata anche dalle donne che partoriscono con taglio cesareo, se non ci sono complicanze.

Breast crawl: tutti i benefici

Il breast crawl permette un attaccamento del tutto naturale, che permette alle neomamme di avvicinarsi alla pratica dell’allattamento senza stress o ansia da prestazione.

Lasciando fare tutto al bambino, sarà possibile favorire il naturale istinto di madre e figlio e questo permetterà di instaurare fin dai primi momenti il bonding, quel legame speciale che investe la sfera fisica e emotiva e permette alla mamma di comunicare al meglio con il proprio bambino, così da imparare a riconoscere e soddisfare al meglio i suoi bisogni primari.

Il contatto pelle a pelle, poi, intensifica ulteriormente questo legame, permettendo di attivare una tutta una serie di ricettori e sviluppare la produzione di ormoni, come l’ossitocina, fondamentali per l’allattamento e l’accudimento materno.

Non solo: le coccole tra mamma e bambino nelle prime ore dopo il parto contribuiscono addirittura a ridurre il rischio di depressione post partum, mentre il partire con il piede giusto per quanto riguarda l’allattamento permette alla neomamma di ridurre anche il rischio di ragadi, causate principalmente da un attacco sbagliato.

Mamme e ostetriche a favore del Breast Crawl

Sono in molti, tra i futuri genitori e gli operatori sanitari, ad essere a favore della pratica del Breast Crawl.

Jessica, una mamma americana, d’accordo con il marito, ha deciso di far provare alla sua piccola Harper questa preziosa esperienza.

Il percorso di Harper dalla nascita alla prima poppata è stato documentato dalla bravissima fotografa Lelilani Rogers, che ha sputo cogliere tutti i momenti più essenziali e commoventi.

Dopo quaranta minuti di impegno e fatica, senza pianti o isterismi, Harper è riuscita a raggiungere il seno della mamma: un momento davvero magico, che i neogenitori non dimenticheranno mai.

Fonte immagini: Daily Mail

Il video della settimana

33 commenti

Rispondi a Elma FonzaCancella risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Non l’ho fatto anche se mi sarebbe piaciuto…però una volta riavuto tra le braccia (dopo il rituale bagnetto, visita, tutina) il mio piccolo si è attaccato subito al seno. Sicuramente se avessi fatto il breast crawl lui avrebbe fatto il percorso fino al seno.

  2. Altro che chest crawl, mia figlia per due settimane non sapeva da che parte iniziare, e si me l’hanno data subito per il skin to skin. L’allattamento è tutto fuorché istintivo per la maggior parte dei bambini e delle mamme!

  3. Altro che chest crawl, mia figlia per due settimane non sapeva da che parte iniziare, e si me l’hanno data subito per il skin to skin. L’allattamento è tutto fuorché istintivo per la maggior parte dei bambini e delle mamme!

  4. Non è vero che si possa fare solo col parto a domicilio. Nell’ospedale dove partoriró io si pratica, in più le due ore successive al parto mamma, bimbo e papà rimarranno da soli per l’importantissimo momento della conoscenza e l’avvio della “vita familiare”.