Tuo figlio non vuole fare la nanna? Ecco i possibili motivi

L’ora della nanna è un momento di crisi in famiglia? Non ricordi l’ultima notte dormita interamente? Partendo dal fatto che nei primi nove mesi di vita il neonato dorme fino a 18 ore al giorno ma spezzettate in poche alla volta, il non voler fare la nanna (o non riuscire) può dipendere da una cattiva abitudine, intesa anche come vizio, dalla troppa stanchezza o da un problemino da discutere con il pediatra.

Se anche tuo figlio ha dei piccoli problemi con la nanna, qui di seguito potrai trovare utili consigli.

Lascia che si addormenti da solo

Spesso ti capita di addormentare il tuo piccolo tra le braccia, magari cullandolo o mentre lo stai allattando e questo ti fa sentire davvero fondamentale per lui, vero? Ti fa male metterlo nel suo lettino e sentirlo piangere perché ha bisogno di te, ma ricorda che è tutta una questione di abitudine, anche da piccolissimo. Quando ti accorgi che ha sonno, prova a metterlo nel suo lettino, magari con un carillon, una lucina soffusa e lascialo lì: vedrai che anche se all’inizio si lamenterà, finirà per addormentarsi sereno. A volte è questione di pochi minuti, da un quarto d’ora all’altro può essere che non sia sufficientemente stanco e che faccia più fatica ad addormentarsi.

Crea un ambiente confortevole e fai della nanna un rito

La nanna è un momento fondamentale durante il giorno, così come i pasti. Fai in modo che avvenga più o meno sempre alla stessa ora e nello stesso modo: bagnetto, pigiama, storiella, il suo pupazzo preferito, il bacio della buonanotte. Il bimbo si sente coccolato e nel suo ambiente dormirà sereno. Arriverà, prima o dopo, il momento della paura del buio, che probabilmente risolverai con una di quelle piccole lucine a led che si attaccano alla presa di corrente. Sii dolcemente severa, perché tuo figlio lo sente. Sente la tua insicurezza, il tuo dispiacere se piange o chiama e capisce se cedi alle sue richieste. Quella pipì in più una volta a nanna, la sete, il mostro sotto il letto e tante altre scuse. Sii ferma. Non alzare la voce, non spaventarlo, non perdere la pazienza, ma spiega che è ora di fare la nanna, che non c’è più tempo per giocare, che la nanna fa bene e che domani sarà un nuovo giorno.

Quando non vuole lasciare la mamma

Non vuole restare da solo. Come sopra, bisogna mostrarsi severi e decisi. Qualche coccola, una storiella, un programma per il giorno dopo e via con la buonanotte. A volte sono primi i genitore a trasmettere ai bambini le loro sensazioni. Se loro vedono mamma e papà sicuri di cosa fanno sono più sereni.

Se è troppo stanco, dorme meno: le ore di sonno adeguate

È così. Più è stanco, più sarà nervoso, meno dormirà. Ricorda due cose importanti: fino ai 5 anni il riposino dopo pranzo è fondamentale, indicativamente in 24 ore deve dormirne, tra notte e riposini, circa 11-14, mentre in età adolescenziale restano fondamentali le 8 ore di sonno. Probabilmente sarà più sveglio la sera e più stanco al mattino.

Stress

I bimbi a volte possono essere stressati. Dai rumori, dall’ambiente esterno, dalle varie situazioni in casa. Quando ci si rende conto che è agitato, prima di dormire, è bene fargli fare un bagno che lo rilassi, qualche respiro profondo, una tisana rilassante. Cammina mentre dorme? Si chiama sonnambulismo e succede spesso nei bambini fino all’età adolescenziale. Non è nulla di preoccupante, con calma occorre riaccompagnarlo a letto prestando attenzione a non svegliarlo perché potrebbe spaventarsi.

Disturbi del sonno

La nanna diventa un problema quando il bimbo dimostra di averne davvero uno. Può dipendere da una cattiva respirazione, che spesso viene a galla intorno ai tre anni. Si chiama apnea ostruttiva del sonno, causata dall’ingrossamento delle tonsille, dalle adenoidi o dalle vie aeree ostruite. Se russa, può essere un semplice raffreddore, o un’allergia o il setto nasale deviato. Niente di preoccupante, sono tutti problemini che potrai discutere e risolvere con il tuo pediatra.

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3 commenti

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  1. Sì, il mio si addormenta nel lettino, luce soffusa del carillon.. ma dopo 2ore di pianto ininterrotto.. quando si sveglia, dopo un paio d’ore nn è proprio sereno, anzi.. ma tutti i bambini nn sono uguali