Visite oculistiche al bambino: quando e quali fare?

Anche se fino ai sette mesi di età i bambini non riescono a vedere bene, è importante che vengano sottoposti a visite oculistiche fin dai primi giorni di vita, per escludere difetti e problemi visivi più o meno gravi. Molto spesso si tende a rimandare questo tipo di visite, sottovalutando i rischi: ci sono, infatti, alcune patologie che se non vengono diagnosticate e curate con tempestività possono avere conseguenze importanti sulla vista dei bambini.

Prima visita oculistica

Il bambino fa la sua prima visita oculistica già durante i suoi primi giorni di vita, quando è ancora in ospedale. Il medico effettua un esame per valutare la morfologia dell’occhio, la sua motilità e la presenza del riflesso rosso, per escludere tumori della retina, cataratta o altri tipi di malformazioni.

Una particolare attenzione viene riservata ai neonati prematuri e a quelli ad alto rischio genetico.

Test per ambliopia

Il test per ambliopia solitamente viene eseguito per la prima volta intorno ai sei – nove mesi di vita, di solito dal pediatra, che mostra al piccolo una schedina olografica nella quale sono nascoste delle figure che il bambino deve individuare ed indicare con il dito.

In caso il test non riesca il pediatra può provare a ripeterlo oppure prescrivere una visita più approfondita dall’oculista.

Controllo del primo anno

Intorno ai dodici mesi di vita del bambino è opportuno sottoporlo ad una nuova visita oculistica, sempre per assicurarsi che non siano presenti difetti della vista. Mentre in caso di problematiche gravi l’oculista può decidere di intervenire subito, in casi meno gravi, come una leggera miopia, di solito viene consigliata un’ulteriore visita attorno ai due/tre anni di età.

Controllo dei cinque anni

Se durante i precedenti controlli al bambino non sono stati riscontrati problemi, si può aspettare a fare la visita oculistica fino ai cinque anni, prima dell’inizio della scuola.

Intorno ai cinque/ sei anni è bene sottoporre il bambino ad una visita approfondita, anche perché alcuni problemi della vista possono influire sul suo rendimento scolastico.

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