Angela Stella, non può avvicinarsi a chi non è stato vaccinato. Se si ammala rischia la vita

La piccola Angela Stella, bimba di sette anni di Padova affetta da anemia aplastica, ha un sistema immunitario debole, facilmente aggredibile da qualsiasi tipo di virus o batterio.

Il prossimo settembre, a causa della decisione del Governo di consentire l’accesso a scuola anche ai bambini non vaccinati, per lei sarà rischioso anche seguire le lezioni.

L’anemia aplastica ha reso Angela Stella immunodepressa

Una vocina tenera e un sorriso che incanta. A vedere Angela Stella non si direbbe mai che a soli 7 anni ha già dovuto lottare per sopravvivere. Tre anni fa infatti alla piccola è stata diagnosticata un’anemia aplastica, grave malattia del sangue che provoca la riduzione drastica di globuli bianchi, rossi e piastrine. Solo un trapianto di midollo osseo è riuscito a salvarla, ma dopo l’intervento ha dovuto effettuare cicli di chemioterapia che l’hanno resa immunodepressa. Il sistema immunitario di Angela Stella non riesce a produrre anticorpi a sufficienza e qualsiasi virus o batterio potrebbe esserle fatale.

Stare a contatto con bambini non vaccinati mette a rischio la vita di Angela Stella

La voglia di vivere della piccola e l’operosità dei suoi genitori, le consentono tuttavia di condurre una vita abbastanza serena. la bimba può invitare a casa un amichetto per volta a patto che sia vaccinato, può andare in spiaggia nelle ore meno affollate e l’anno scorso ha frequentato con successo anche la prima elementare, in una classe protetta, costituita da alunni che avevano effettuato regolarmente il vaccino.

Adesso tuttavia, con la nuova decisione governativa di ritardare di un anno l’obbligo scolastico alla vaccinazione, per la piccola Angela Stella diventerà rischioso persino uscire di casa. L’eventualità di incontrare a scuola o nei luoghi pubblici bimbi non vaccinati è elevatissimo. Mamma Federica e papà Nicola lanciano un appello alle autorità politiche di affidarsi a professionisti competenti per quel che riguarda il settore sanitario. Fare il vaccino non è semplicemente una scelta individuale, ma una decisione che riguarda l’intera comunità e che non dovrebbe limitare la libertà di nessun bambino, bensì garantire la salute e il benessere di tutti.

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