Banche del latte: un gesto d’amore per i bimbi nati pre termine

Conoscete le banche del latte? Si trovano in quasi tutte le regioni d’Italia, e sono diretta emanazione dell’AIBLUD, associazione sorta il 22 marzo 2005 con sede a Milano.

Ci sono bambini nati prematuri in condizioni di salute precarie per cui il latte umano donato fa parte di un vero e proprio percorso terapeutico. E ci sono mamme che ne hanno davvero così tanto, che potrebbero pensare di donarne un po’ senza nulla togliere ai loro cuccioli.

Cosa sono le banche del latte e come funzionano

I bambini prematuri hanno più necessità di ricevere il nutrimento del latte materno ma molto spesso le neomamme non sono in condizioni di allattare i loro figli. Per questo esistono le banche del latte, che sostengono mamme e famiglie con il latte delle donatrici e la conservazione garantita dell’alimento.

Le banche del latte umano donato (B.L.U.D.) sono collocate in alcuni ospedali e operano come centri di raccolta dove le madri allattanti possono donare il proprio latte.

Queste strutture svolgono un ruolo cruciale nel promuovere e facilitare l’allattamento materno e la donazione di latte, specialmente nei centri di neonatologia: si occupano della gestione del latte raccolto, garantendo una fornitura continua per soddisfare la domanda e ne preservano la corretta conservazione.

Il latte raccolto è trattato per mantenerne la qualità e distribuito gratuitamente ai centri di neonatologia che ne hanno necessità. Le Banche del Latte Umano Donato operano come centri di raccolta e distribuzione del latte materno donato, e sono presenti in numerosi paesi, inclusa l’Italia.

Dal 2005, l’Associazione Italiana delle Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) lavora per coordinare e estendere la rete di queste banche in Italia, migliorando continuamente la qualità delle procedure operative e favorendo la creazione di nuove banche in aree carenti.

Come viene trattato il latte materno

Il processo di trattamento del latte materno donato è rigoroso e segue standard elevati per garantire la sicurezza.

Dopo la raccolta, il latte è immediatamente congelato a temperature comprese tra -20 e -24 °C per preservarne la qualità fino a sei mesi. In base alle esigenze cliniche, il latte viene successivamente scongelato e sottoposto a pastorizzazione, un trattamento termico che elimina virus, batteri e altri microrganismi pericolosi.

La nuova tecnica di conservazione del latte materno

Per fare in modo che il latte venga conservato in maniera impeccabile è stata pensata una nuova tecnica che garantisce un mantenimento migliore delle proprietà nutrizionali. La nuova tecnica è stata pensata da Guido Moro, presidente dell’Associazione italiana banche del latte umano donato (AIBLUD), da Enrico Bertino, direttore del Centro di terapia intensiva neonatale dell’Università di Torino e da Laura Cavallarin del Cnr di Torino.

La tecnica consiste nel pastorizzare il latte a una temperatura di 72° C in un procedimento che punta alla velocità, fino a un massimo di 15 secondi. Questo per mantenere intatte le proprietà nutritive del latte.

Questo processo rende il latte sicuro per l’alimentazione dei neonati ricoverati in unità di terapia intensiva neonatale, offrendo loro un alimento completo e facilmente digeribile, cruciale per il loro sviluppo e crescita in condizioni delicate.

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Chi può donare il latte materno

La donazione di latte materno è un gesto di grande generosità che proviene da madri allattanti entro il primo anno di vita del bambino in buona salute e con una produzione di latte eccedente le necessità del proprio bambino.

Quali sono le mamme che possono diventare donatrici?

Le banche del latte cercano donatrici che non solo siano in ottima salute, ma che anche seguano uno stile di vita sano e non assumano farmaci che potrebbero trasmettersi attraverso il latte.

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Ogni donatrice è valutata per assicurare che il suo latte sia il più sicuro e nutriente possibile per i neonati che ne hanno bisogno.

Come si fa a diventare donatrice

Dovete contattare innanzitutto il centro più vicino a voi, dove sarete sottoposte ad uno screening medico che include test di sangue e analisi del latte, con esami per verificare la presenza di epatite B, epatite C, infezione da HIV, così da assicurarsi che non ci siano rischi per i riceventi.

Qual è la quantità di latte da donare? E ogni quanto si dona?

Le donatrici possono ad esempio decidere di raccogliere piccole quantità dopo la poppata del bambino, cosa che aiuta a produrre ancora più latte. Ricordate che un neonato pre-termine si alimenta con 20 cc di latte al giorno, che è davvero poco.

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Ognuno dona quello che può: ogni goccia di latte è preziosissima. Dopo l’anno invece è il caso di smettere con la donazione, perché le caratteristiche del latte sono adatte al bimbo cresciuto ma non più al neonato.

Il latte raccolto va conservato in contenitori sterili, in frigorifero (a +4°C) per un periodo non superiore alle 24 ore. Se lo conservate più a lungo, va messo in congelatore a -18°.

Insomma, donare il latte è possibile ed è un grande gesto d’amore: controllate dove si trova la banca del latte più vicina a voi e magari pensateci!

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Quante banche del latte ci sono in Italia

L’Italia è all’avanguardia in Europa per quanto riguarda il numero di banche del latte umano donato, con 44 strutture attive gestite sotto l’egida dell’AIBLUD e della European Milk Banking Association.

Quest’ultima è stata fondata nel 2010 per coordinare gli sforzi a livello europeo e promuove non solo l’allattamento e la donazione di latte materno, ma anche l’apertura di nuove banche del latte in tutta Europa. Grazie a questi sforzi, le banche del latte possono fornire supporto vitale ai neonati prematuri e a quelli con condizioni mediche specifiche, garantendo loro il miglior inizio di vita possibile.

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14 commenti

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  1. Il mio bimbo nel 2014 è nato prematuro e il mio latte non ha mai coperto tt le poppate, ne avevo poco e mi è durato un mesetto, a qnt ho capito in sardegna qst cose nn si fanno più ma prima andava molto

  2. Avrei tanto voluto donare il mio latte! Ne avevo tantissimo.. avrei potuto tranquillamente allattare 2 bimbi.. purtroppo la banca del latte più vicina a casa mia dista circa 2 ore di auto! Quindi ho dovuto abbandonare l’idea!

  3. A Firenze la banca del latte c’è al Mayer. Io ho avuto la fortuna di poterlo donare per 4 mesi sia col primo che col terzo figlio. La professionalità e la delicatezza di chi segue anche le donatrici è unica! Se qualcuna è titubante si convinca!!

  4. Io ne avrei avuto bisogno, ma conosco mamme che ne avevano litri da donare… peccato che qua a Trieste non sia possibile, il centro più vicino ho scoperto essere appena a Bologna…