Flash mob per la vita: Mai più passeggini vuoti a Taranto!

Fumo nero, nuvole di diossina e altre sostanze tossiche sono l’immagine più eloquente dell’inferno urbano in cui si trovano ogni giorno a vivere gli abitanti di Taranto e i loro figli: per dire no all’inquinamento e riaffermare il diritto alla vita, sabato 9 aprile si terrà un flash mob dal titolo “Niente più passeggini vuoti a Taranto”.

L’evento è organizzato dal gruppo “Genitori tarantini” e vede la collaborazione di WWF Taranto e Taranto Lider.

Sabato 9 aprile tutti in Piazza 

I partecipanti si ritroveranno in mattinata, alle ore 10, in piazzale Democrate, nei pressi della pensilina del ristorante “Al Gambero”: ognuno porterà con sé un passeggino vuoto, scelto come simbolo dell’evento per rappresentare i tanti bambini che a Taranto non verranno mai alla luce a causa delle malattie che colpiscono le loro madri, e gli altri bambini morti troppo presto, per neoplasie causate proprio dall’alto tasso di inquinamento ambientale.

Taranto è tristemente nota alle cronache come la città dell’Ilva, sede dell’acciaieria più grande d’Italia, una delle maggiori d’Europa. Il prossimo 17 maggio comincerà il nuovo processo che vedrà presentarsi davanti al giudice 44 imputati nell’inchiesta “Ambiente svenduto”, accusati di aver fatto pressioni per ammorbidire i controlli sulle emissioni tossiche e di vari altri reati che sfociano nel disastro ambientale e nell’avvelenamento di sostanze alimentari.

Il flashmob di sabato 9 aprile è preceduto da un video che in questi giorni sta circolando su Facebook e su pannelli luminosi in alcune vie di Taranto: i protagonisti sono i bambini, che prendono la parola per urlare il loro diritto e la loro voglia di vivere. L’urlo di una città che grida “ci state ammazzando”.

Il valore di una vita, anche di una sola – sottolineano gli organizzatori dell’evento – è altissimo, incalcolabile. Un valore che va difeso contro ogni altro interesse: se siete a Taranto, scendete anche voi in piazza per una città più respirabile, a misura d’uomo (e di bambino).

Il video della settimana

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