Aborto spontaneo: l’appello di una mamma per sale d’attesa separate

27 Marzo 2024 –

L’aborto spontaneo è un’esperienza drammatica che accomuna tante donne. Un dolore silenzioso che spesso si scontra con la gioia e l’entusiasmo di future mamme nelle sale d’attesa dei consultori e ospedali.

Due emozioni diametralmente opposte che si scontrano in un ambiente comune, creando un mix di dolore e disagio per entrambe le parti: da qui l’appello di India Baston, una giovane donna della Georgia che sui social ha lanciato un video virale per chiedere stanze separate per chi ha vissuto la perdita di un bambino.

Il dolore silenzioso dell’aborto spontaneo

Due esperienze a confronto: da un lato il dolore e la frustrazione di chi ha perso un figlio, dall’altro la speranza e l’attesa di chi lo porta in grembo. Due emozioni diametralmente opposte che si scontrano in un ambiente comune, creando un mix di dolore e disagio per entrambe le parti.

Ne sa qualcosa India Baston, una giovane donna che ha subìto un aborto spontaneo lo scorso febbraio e su TikTok e Instagram ha lanciato un video virale per raccontare la sua esperienza e chiedere stanze separate per chi ha vissuto la perdita di un bambino:

Sedersi in quella sala d’attesa accanto a tonnellate di donne incinte mentre aspetti di tornare solo per fare le analisi del sangue per vedere se il tuo livello di HCG è tornato a zero fa schifo. Non c’è un altro modo di definirlo. L’aborto spontaneo è così doloroso.

La sua richiesta ha subito trovato eco in migliaia di donne che hanno condiviso la sua esperienza, raccontando storie simili di dolore e incomprensione, India continua:

Non posso parlare a nome di tutte le donne rispetto a ciò che vorrebbero, ma è chiaro che ci sono modi in cui possiamo affrontare questa situazione. Non vorrei altro che questa orribile esperienza portasse effettivamente a cambiamenti positivi per le donne dopo di me che subiranno un aborto spontaneo.

Un appello per il rispetto e il supporto alle donne

La richiesta di stanze separate non è solo una questione di comfort, ma di dignità e rispetto. È un modo per riconoscere il dolore di queste donne e dare loro il tempo e lo spazio necessari per affrontare un lutto così difficile. Un tema importante che necessita di un dibattito pubblico e di soluzioni concrete per migliorare il supporto alle donne che vivono questa dolorosa esperienza.

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In Italia, al momento non esiste una legge specifica che preveda stanze separate per chi ha subito un aborto spontaneo. Tuttavia, alcune strutture ospedaliere hanno già adottato questa prassi, dimostrando sensibilità e attenzione al dolore di queste donne.

L’appello di India è un invito a riflettere su un tema delicato e spesso sottovalutato. Le donne che hanno subito un aborto spontaneo meritano di essere ascoltate e supportate, e di avere un ambiente sicuro dove poter elaborare il loro dolore senza sentirsi a disagio o invase dalla gioia di chi le circonda.

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