Bonus e agevolazioni per i genitori: tutte le novità per il 2024

Con il varo della Legge di Bilancio per il 2024 sono diversi gli interventi messi in campo o rinnovati per quanto concerne le politiche familiari e a sostegno della maternità.

Tra nuovi incentivi e il potenziamento di bonus già previsti in passato, ecco le agevolazioni previste per quest’anno. Approvata alla fine di dicembre, la Manovra economica per il 2024 presenta alcune novità per quanto riguarda le politiche a sostegno delle famiglie, tra cui l’incremento dell’importo del contributo per l’asilo nido.

Allo stesso tempo, la Legge introduce mutui agevolati per l’acquisto della prima casa, offrendo un supporto tangibile ai giovani genitori nell’ambito dell’abitazione. Significativo anche l’innalzamento del limite di esenzione per i fringe benefit, che potrebbe comportare maggiori vantaggi economici per i lavoratori con figli.

Tuttavia, la Legge di Bilancio 2024 introduce anche un aumento dell’IVA su assorbenti e prodotti per l’infanzia, una mossa che ha sollevato preoccupazioni. L’aliquota su questi prodotti essenziali passerà dall’attuale 5% al 10%, una decisione che potrebbe avere un impatto significativo sul budget delle famiglie.

In questa guida facciamo chiarezza: punto per punto, ecco spiegati in modo dettagliato quali sono i sostegni economici alla genitorialità e le agevolazioni rivolte ai nuclei familiari previsti per il 2024.

Congedo parentale

Nel 2024 ci sarà un’ulteriore novità per quanto riguarda il congedo parentale, misura rivolta sia alle mamme sia ai papà che già aveva subito importanti modifiche con la legge di bilancio 2023.

Lo scorso anno infatti il periodo del congedo parentale era stato esteso a 9 mesi ed era stata offerta la possibilità a uno dei genitori di godere di un mese di congedo retribuito all’80%, utilizzabile fino al sesto anno di età del bambino. Con la legge di bilancio 2024, al momento per il solo anno 2024, i mesi di congedo retribuiti all’80% dello stipendio diventano due, mentre i successivi sette prevedono come prima un’indennità retribuita solo al 30%.

Il congedo parentale non va confuso con il “congedo obbligatorio di maternità”; il primo, infatti, si riferisce a un’astensione facoltativa dal lavoro che può essere richiesta dalla mamma o dal papà entro i 12 anni di vita del figlio.

Leggi di più: Congedo di maternità e paternità, tutte le novità per il 2024

Assegno Unico

L’Assegno Unico rappresenta un’importante misura per le famiglie, già attiva dal 2022, che prevede un’entrata mensile fino al compimento dei 21 anni dei figli, con importo che varia in base ai numero di figli e al calcolo Isee.

Nel 2024, l’assegno unico per le famiglie verrà rivalutato a causa dell’inflazione. Questo beneficio, rivolto alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni o con figli disabili, vedrà un incremento del 5,4%. Tale aggiustamento rappresenta un passo importante per mantenere il valore dell’assegno in linea con l’aumento del costo della vita, garantendo così un supporto più adeguato alle esigenze delle famiglie.

Leggi di più: Assegno unico per i figli, tutto quello che c’è da sapere

Bonus Nido

Il Bonus Nido, in vigore già dagli anni precedenti, è stato riconfermato anche per il 2024.
Ne potranno beneficiare le famiglie con bimbi che non superano i tre anni di vita; il contributo prevede un aiuto economico che sale a un massimo di 3.600 mila euro l’anno, in base all’Isee dichiarato.

Tale somma aiuterà le famiglie a pagare le rette scolastiche degli asili nido o potranno servire anche per usufruire dell’assistenza domiciliare per bimbi affetti da determinate patologie.

Leggi di più: Bonus Asilo Nido 2024, come funziona e chi può richiederlo

Detrazioni Nido

Anche nel 2024, i genitori che intendono iscrivere i propri bambini ad asili nido pubblici o privati potranno contare su una “detrazione fiscale del 19% ai fini IRPEF” con un limite massimo di 632 euro all’anno per ogni figlio avente diritto, vale a dire 120 euro.

Leggi di più: Detrazioni Nido, a chi spetta, istruzioni e limiti

Assegno maternità comunale per mamme disoccupate

Rinnovato anche per il 2024 l’Assegno di maternità comunale, ovvero il bonus destinato alle mamme disoccupate.

All’inizio del 2024, è stato effettuato un aggiornamento importante della soglia minima Isee per accesso al bonus, con una rivalutazione stimata al 5,4%. Questo incremento comporterà un aumento sostanziale sia dell’importo del bonus per le mamme disoccupate, sia della soglia ISEE necessaria per accedervi.

  • possedere la cittadinanza italiana oppure essere residenti in Italia con valido permesso di soggiorno;
  • avere un Isee inferiore a “20.221,12 euro”;
  • non beneficiare già di altri bonus per minori; in questo caso l’assegno sarà garantito, ma in misura ridotta.

Nel caso in cui i figli fossero gemelli, alla madre spetterà il medesimo importo per ciascun bimbo, mentre per quanto riguarda le adozioni o gli affidamenti il diritto a tale bonus è per i minori con non più di 6 anni.

L‘erogazione dell’assegno è sostenuta dai comuni di appartenenza e, presso questi enti, la domanda dovrà essere presentata entro 6 mesi dalla nascita del bimbo.

Il bonus maternità erogato dai Comuni è concesso per un periodo di cinque mesi. Con l’aggiornamento e la rivalutazione del 5,4%, l’importo del bonus è previsto passare dai 383,46 euro del 2023 a circa 404 euro per l’anno corrente. Di conseguenza, il totale del bonus dovrebbe ammontare a 2.020 euro. Questa revisione assicura che il bonus sia adeguatamente aggiornato rispetto all’inflazione e alle condizioni economiche attuali.

Leggi di più: Bonus mamme disoccupate: come funziona e chi può ottenerlo

Assegno maternità dello Stato per lavoratori discontinui

Nel 2024 sarà nuovamente disponibile l’Assegno maternità dello Stato: tale sostegno finanziario può essere richiesto dalla madre o dal padre solo se dimostrano di essere lavoratori atipici o discontinui.

Questo assegno lo si potrà richiedere in caso di nascita del bambino o anche per la sua adozione o affidamento.

Per presentare la domanda si dovrà accedere tramite SPID al sito internet dell’INPS oppure recarsi presso il CAF del proprio comune di residenza.

Bonus genitori separati

Il Bonus genitori separati è stato riconfermato per il 2024.

Si tratta di una misura rivolta a genitori separati o divorziati che avessero subìto una riduzione economica o che abbiano cessato la propria attività professionale e che poteva essere richiesta dal genitore con seri problemi economici e che dovrà sostenere il mantenimento del figlio minore, prevedendo un importo massimo di 800 euro mensili.

Leggi di più: Bonus genitori separati, fino a 800 euro per chi è stato messo in crisi dalla pandemia

Contribuito figli disabili

Con la legge di bilancio 2024 il contributo per le famiglie con figli minori disabili non è stato rinnovato, ma è stato integrato nell’assegno di inclusione che sostituisce reddito di cittadinanza.

A partire dal 1° gennaio 2024, la Legge di Bilancio ha però confermato e incrementato i finanziamenti per il bonus figli disabili. Questo contributo, del valore di un minimo di 1.500 euro e massimo di 3.000 euro, è destinato alle famiglie con figli minori di tre anni che soffrono di gravi patologie croniche.

L’obiettivo di questo aiuto economico è fornire un sostegno per le forme di assistenza domiciliare necessarie quando i bambini disabili, a causa delle loro condizioni di salute, non sono in grado di frequentare gli asili nido e richiedono cure specifiche a casa. Questa misura si pone come un supporto fondamentale per le famiglie che affrontano queste sfide quotidiane.

Leggi di più: Figli disabili, le principali detrazioni e agevolazioni fiscali

Bonus latte artificiale

Il Bonus latte artificiale prevede un contributo massimo di 400 euro, a titolo di rimborso, per quelle donne che dimostrino di avere specifiche condizioni patologiche che non abbiano dato loro possibilità di allattare il figlio nei suoi primi sei mesi di vita.

Leggi di più: Bonus latte artificiale 2024, tutto quello che c’è da sapere

Detrazioni sport

Per sostenere le spese sportive di ogni figlio a carico con età compresa tra i 5 e 18 anni, i genitori potranno beneficiare di una detrazione IRPEF del 19% fino a un massimo detraibile di 210 € a figlio.

Per usufruire della detrazione, sarà necessario presentare le ricevute dei pagamenti effettuati con mezzi di pagamento tracciabile, non sono invece ammessi i pagamenti effettuati in contanti.

Leggi di più: Sport e detrazioni fiscali, ecco come fare

Bonus per il diritto allo studio

Il Bonus per il diritto allo studio, anche conosciuto come “Bonus Università” è quell’agevolazione che permette a chi ha scarse possibilità economiche di poter continuare gli studi presso gli atenei o in altri istituti di formazione regolarmente riconosciuti.

La domanda potrà essere effettuata tramite CAAF, previa presentazione dell’Attestazione Isee. Bonus e agevolazione variano da regione a regione, ma dal 2017 è stata introdotta in tutto il territorio nazionale una NO Tax Area, secondo cui le famiglie con un Isee inferiore a 22mila euro sono esonerati dal pagamento delle tasse del primo anno universitario, mentre all’aumentare dell’Isee, fino ad un massimo di 30mila euro, l’esenzione si trasforma in una riduzione che dall’80% sale al 10%, man man che l’Isee aumenta.

A partire dal secondo anno universitario, l’agevolazione sarà mantenuta solo se verranno soddisfatti determinati requisiti di merito.

Bonus musica

Il Bonus Musica, riconfermato per il 2024, si traduce in una “detrazione IRPEF del 19%” fino ad un massimo di 1000 euro per ogni figlio ed è destinato a quei genitori con figli dai 5 ai 18 anni di età che che sono iscritti a:

  • conservatori di musica;
  • istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute ai sensi della legge 21 dicembre 1999, n. 508;
  • scuole di musica iscritte nei registri regionali;
  • cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione, per lo studio e la pratica della musica.

La detrazione è calcolata su un ammontare massimo di spesa pari a euro 1.000 per ciascun ragazzo, solo se il reddito complessivo non supera euro 36.000.

La spesa verrà inserita nel modello 730/redditi a patto che la spesa venga effettuata mediante sistema di pagamento tracciato: non pagando in contanti, quindi, ma mediante versamento postale o bancario.

Bonus cultura

Il Bonus Cultura è un contributo di 500 euro indirizzato ai neo diciottenni iscritti al sito web di 18App; tale cifra potrà essere spesa online o nei negozi e dovrà riguardare esclusivamente attività finalizzate alla cultura.

Per poterne usufruire, sarà necessarie la registrazione al sito tramite web o apposita App per IoS o Android: una volta ottenuto il buono alla voce “Crea nuovo Buono” sarà possibile spenderlo nei negozi fisici e online che hanno aderito all’iniziativa (qui l’elenco completo) per le seguenti attività:

  • biglietti per i concerti: come biglietti di ingresso singoli, abbonamenti o card;
  • biglietti per i cinema: come biglietti di ingresso singoli, abbonamenti o card;
  • biglietti per gli eventi culturali: come biglietti di ingresso ai festival, alle fiere culturali e circhi;
  • i libri cartacei;
  • i libri digitali come gli audiolibri ed ebook, anche su Amazon;
  • abbonamenti a quotidiani cartacei e digitali;
  • biglietti di ingresso singoli e abbonamenti ai musei;
  • biglietti di ingresso singoli e abbonamenti ai parchi;
  • biglietti di ingresso singoli e abbonamenti alle aree archeologiche;
  • biglietti di ingresso singoli e abbonamenti a spettacoli di teatro e danza;
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera;
  • CD o DVD musicali;
  • dischi in vinile;
  • musica online.

Non è possibile acquistare più biglietti per lo stesso bene o servizio.

Carta acquisti 2024

La Carta Acquisti 2024 dà diritto 40 euro mensili (verranno erogati 80 euro ogni due mesi) da spendere presso negozi alimentari o per sostenere spese sanitarie o ancora per pagare le utenze di luce e gas. La carta prepagata da inoltre diritto a una serie di sconti e agevolazioni nei negozi e nelle farmacie convenzionate.

I beneficiari sono i cittadini con basso reddito di almeno 65 anni o con figli che abbiano meno di 3 anni.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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