Nel cuore della notte il piccolo si sveglia, spaventato da un terribile incubo...
Avere incubi notturni è normale e può succedere: nei piccoli l’insorgere di paure razionali o irrazionali è piuttosto frequente. Ecco come noi genitori possiamo comportarci per aiutarli a superare le loro paure.
Sono incubi notturni o pavor nocturnus?
La prima, importante, distinzione da fare per trovare la soluzione giusta ad aiutare il piccolo è quella di distinguere tra semplici incubi notturni e il pavor nocturnus.
L’incubo è il classico brutto sogno che si manifesta solitamente intorno all’alba, in piena fase REM. Gli incubi notturni sono per i bambini degli strumenti per rielaborare ed esprimere delle paure che vivono da svegli: come l’allontanamento di un genitore, un conflitto vissuto a scuola, un cambio nelle abitudini di vita o un’ansia dei genitori, assorbita anche da loro.
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Diverso è il caso del pavor nocturnus, che si manifesta tra l’1 di notte e le 3 e che ha le sembianze di un vero e proprio attacco di panico. Il piccolo potrebbe svegliarsi sudato, terrorizzato e non completamente cosciente, come immobilizzato. Questa manifestazione appartiene alla famiglia dei problemi di ansia e come tale va gestito da uno specialista.
Come evitare l’insorgere di incubi notturni
Il momento della nanna deve essere, per il piccolo, un vero piacere, sgombro da paure e timori.
Per farlo è importante creare una routine positiva attorno alla fase del sonno che includa:
- Cadenze fisse, in termini di orari e gesti, che rassicurino il bambino: bagnetto, pigiama, letto e favolina sempre alla stessa ora;
- Niente stimoli tecnologici o eccitanti entro le 3 ore prima della nanna: evitate la televisione, i dispositivi elettronici e le situazioni troppo rumorose;
- Un riassunto delle belle attività della giornata appena passata, per creare continuità tra veglia e sonno e lasciare che il bambino si addormenti pervaso da una sensazione positiva.
Buonanotte a tutti, e addio agli incubi notturni!